Sulle orme di Cézanne. Itinerario tra i luoghi del pittore ad Aix-en-Provence
Dove viveva Cézanne? E dove trovava ispirazione per i suoi dipinti? Un nuovo progetto denominato “Cézanne 2025”, la città di Aix-en-Provence racconta i luoghi di uno dei pittori cardine della modernità

Paul Cézanne (Aix-en-Provence, 1839 – 1906) è un artista fondamentale per comprendere a pieno l’arte del XX secolo. Insieme a Manet, Monet e Pissarro, rappresenta un nuovo modo di fare pittura, lontano da quella tradizione che veniva insegnata nelle accademie. Le sue ricerche lo spingono a dipingere non ciò che l’occhio vede – come facevano gli impressionisti dell’epoca – bensì ciò che la mente gli indica, in una costruzione logica e strutturale del dipinto. Cézanne è il primo artista a cercare una sintesi delle forme, sia tramite campiture di colore spatolato, sia nel disegno di volumi geometrici. Questa semplificazione formale è fondamentale per molte tendenze artistiche successive. Di fatto ispirò autori come Braque e Picasso, fondatori dell’innovativo movimento cubista.
Cézanne, tra pittura e territorio
I soggetti prediletti da Cézanne sono le nature morte, i ritratti e i soprattutto i paesaggi. Autore riflessivo, metodico, schivo, dopo un soggiorno a Parigi, in cui le sue opere furono accolte con critiche negative, si rinchiude ulteriormente in sé stesso e torna nell’amata Provenza alla ricerca di nuove ispirazioni. Nella campagna francese l’artista trova molti stimoli e soggetti da rappresentare, come la montagna Sainte-Victoire, le nature morte e i ritratti di gente del villaggio. Ed è proprio a questo immenso artista e alla sua vita nella città natale di Aix en Provence, che sono dedicati gli eventi del palinsesto CEZANNE 2025.
L’itinerario Cézanne 2025
La visita ai luoghi del grande maestro, i percorsi all’interno delle sue dimore e nel bosco delle cave sono ora possibili grazie all’Itinerario CEZANNE 2025. In questo ampio progetto di restituzione al pubblico, la cittadina di Aix en Provence ha impegnato notevoli risorse organizzative ed economiche. Con un investimento di quasi venti milioni di euro, sono stati affrontati importanti restauri e cantieri di recupero degli edifici che ospitarono la vita e l’arte di Paul Cézanne. Luoghi che resteranno alla comunità quali centri di ricerca artistica e spazi espositivi. Gli appassionati ‘gourmand’ potranno inoltre degustare per tutta l’estate il Menù Cèzanne, presso vari ristoranti del centro di Aix en Provence.
La mostra di Cézanne al Museo Granet
Si inizia con l’importante esposizione al Museo Granet di Aix (28 giugno-12 ottobre), ampio edificio seicentesco restaurato appositamente per l’occasione. Il percorso nel museo della città natale di Cèzanne espone, per la prima volta, oltre un centinaio delle maggiori opere provenzali: olii, acquerelli e disegni. Nelle sale della mostra – a cura di Bruno Ely, con il supporto del Museo d’Orsay di Parigi – si possono ammirare importanti capolavori quali una versione delle Grandes Baigneuses, nature morte giovanili, il ritratto di Madame Cézanne, e il ritratto dell’amico scrittore Emile Zola, nato pure lui a Aix en Provence.






La residenza della famiglia Cézanne
Altro luogo di rilievo per approfondire la conoscenza del grande pittore è la Bastide del Jas de Bouffan (bastide del jas, in provenzale, indica una casa padronale con tenuta agricola, una sorta di fattoria), edificio anch’esso restaurato e aperto ai visitatori per l’occasione. Questa è stata la residenza della famiglia Cézanne per decenni. Qui l’artista muove le prime sperimentazioni nella pittura, osservando l’ampio parco dalla vetrata del suo primo studio. Qui passeggia tra l’orto e il frutteto, dove raccoglie le mele e le pere che diventeranno i soggetti prediletti delle sue nature morte. Qui ritrae i contadini della fattoria trasformandoli in capolavori quali I giocatori di carte.
Le cave di Bibémus
Culmine dell’itinerario Sur les pas de Cézanne (Sulle orme di Cézanne), è sicuramente il capanno in pietra nel parco delle Cave di Bibémus, località a pochi chilometri fuori città. Circondato da boschi e ruscelli, il parco delle cave è per Cézanne un luogo di grande ispirazione, un museo a cielo aperto che offre scorci di vegetazione e geometrie di pietre. Nascono così le prime rappresentazioni paesaggistiche in cui i soggetti mostrano la loro potenza volumetrica. Non più solo case, alberi, rocce, bensì densità geometriche. I colori giallo-ocra della natura e della pietra sagomata prendono il sopravvento. Si può dire che in questo bosco si vedono i semi dei primi dipinti in stile cubista. Negli ultimi anni di vita Cézanne percorre a piedi – ogni mattina – la strada in salita che lo porta a questo luogo del cuore. Nel piccolo rustico in pietra, all’ombra di una quercia secolare, l’artista concentra tutta la propria energia creativa in un unico punto focale, ossessivo: il profilo della montagna Sainte-Victoire. Soggetto privilegiato per anni, la sagoma della montagna è descritta in tutta la sua bellezza, nelle sue angolazioni e variazioni di luce, di ombre, di umori, fino a rappresentare il testamento dell’autore.
Per scoprire di più sul progetto e sull’itinerario ad Aix-en-Provence; a Marsiglia e in Provenza
Claudia Zanfi
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