Communis Tarab

Informazioni Evento

Luogo
PLANETA ULMO
Contrada Ulmo, 92017, Sambuca di Sicilia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
29/06/2025

ore 18.30

Biglietti

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Uffici stampa
PAOLA C. MANFREDI STUDIO
Generi
concerto

Percorso sonoro con i brani della shortlist quinta edizione del Mario Merz Prize | sezione musica.

Comunicato stampa

La Fondazione Merz e Planeta Cultura presentano, domenica 29 giugno alle ore 18.30 Communis Tarab, un percorso musicale tra gli spazi e le corti del Baglio Ulmo che, come una processione festosa tra musiche nuove e sound art, si conclude a ridosso della riva del Lago Arancio, in prossimità della fortificazione saracena di Mazzallakar.

Communis Tarab è legato alla diversità dei paesaggi, del carattere e delle espressioni nel Mediterraneo. In elaborazione creativa delle feste di tradizione popolare in Sicilia, le traiettorie del concerto attraversano forme ed espressioni differenti delle arti sonore e musicali. Il percorso si sviluppa infatti in dialogo aperto tra diversi linguaggi, stimolando riflessioni sulla ricerca di armonie ancora possibili, nonostante le tragedie che ancora vedono l'umanità protagonista tra le sponde del Mediterraneo.

Il concerto coincide con la finale della quinta edizione del Mario Merz Prize, sezione musica, e per questa occasione speciale ha luogo per la prima volta fuori dai prestigiosi luoghi tipicamente dedicati alla musica; il premio si configura infatti sempre più come un laboratorio vivo di ricerca, generosità di pensiero, attenzione sociale e territoriale oltre che di innovazione, nella ferma certezza che le arti rappresentano la libertà di pensiero senza confini, al di là delle opposizioni derivanti da astratte appartenenze sociali, geografiche, stilistiche o estetiche.

Snodi e stazioni da cui muovono le traiettorie di Communis Tarab sono le nuove creazioni sonore e musicali della shortlist dei finalisti del premio che risuonano nella festosa processione condotta dalla banda: Ethnics No Borders del pugliese Luigi Morleo, Alfaque Rojo 3 di Arturo Corrales, nato a San Salvador e naturalizzato svizzero, e il sound piece immersivo multicanale Oozing della colombiana-olandese Natalia Domínguez Rangel.

I finalisti, la compositrice Natalia Domínguez Rangel e i compositori Luigi Morleo e Arturo Corrales, sono stati selezionati da una giuria composta da Davide Bandieri (clarinetto Orchestre de Chambre de Lausanne), Gianluca Cangemi (compositore, sound artist e curatore, Sicilia) e Diego Chenna (docente musica da camera Hochschule für Musik, Friburgo).

La giuria che designerà il vincitore della quinta edizione del Mario Merz Prize insieme al voto del pubblico è composta da Helena Winkelman (violinista e compositrice), Philip Samartzis (sound artist e docente presso l’Università di Melbourne), Thomas Demenga (violoncellista e compositore) e Willy Merz. Il pubblico potrà partecipare attivamente alla selezione del musicista vincitore, ascoltando la registrazione del concerto ed esprimendo la propria preferenza attraverso il portale dedicato www.mariomerzprize.org. Il vincitore potrà scegliere tra la commissione di un nuovo brano musicale da eseguire in un concerto o la presentazione di un progetto di sonorizzazione in uno spazio museale

Con le nuove creazioni della shortlist del Mario Merz Prize, si intreccia in Communis Tarab anche l'immaginario di antichi viaggi tra il Mediterraneo e le terre degli Iperborei, evocati nelle sonorità dell'Inno ad Apollo - ricreato da Willy Merz sul testo di musica greca antica di Limenio - e di Om Silki (Il sogno di Pytheas) di Gianluca Cangemi, restituzione dello stupore del Grande Nord da parte del geografo mediterraneo Pytheas nel IV secolo a.C. Protagonisti in questi stasimi di Communis Tarab sono i musicisti del WADI, l'incubatore creativo musicale della Fondazione Merz nato a Palermo, per mettere in relazione i migliori giovani talenti siciliani con gli sguardi e le visioni sonore del contemporaneo.

Il pubblico, nel percorso, è invitato a dismettere l'ascolto passivo, per diventare parte attiva della festa e del rito. Anima della festa è infatti la storica banda musicale “Gian Matteo Rinaldo”, che guiderà il pubblico in un procedere insieme attraverso le gli spazi del Baglio.

In direzione di una catarsi sonora finale, al tramonto, ancora la banda condurrà il pubblico in prossimità della riva del Lago Arancio, dove il testimone sonoro verrà affidato all'elettronica dal vivo del producer e polistrumentista Toni Cutrone (MAI MAI MAI), già artista in residenza nella palestinese Radio Alhara, campione di una miscela sonora che intreccia l'immaginario occulto del folklore del Sud Italia con droni Industrial e derive proto-techno.

Il concerto offre anche uno sguardo sulle molteplici connessioni tra Fondazione Merz e Planeta, sottolineando i legami tra l’istituzione torinese e l’azienda unite da comuni interessi culturali. Tra i progetti condivisi si evidenziano: Radiceterna, biblioteca permanente presso l’Orto Botanico di Palermo ed evento collaterale di Manifesta 12, il comodato dell’opera Fibonacci di Mario Merz nella tenuta sull’Etna installato tra i terrazzamenti in pietra lavica, dove ogni anno viene messo in scena lo Sciaranuova Festival - Teatro in Vigna, il coinvolgimento di Gili Lavy, finalista del Mario Merz Prize nel 2017 e protagonista della residenza nel 2021, la collaborazione al progetto ZACentrale ai Cantieri Culturali alla Zisa.

Il Mario Merz Prize è l’unico premio internazionale per l’arte e la musica. Per la sezione arte, la mostra dei finalisti, a cura di Giulia Turconi, è aperta al pubblico a Torino in Fondazione Merz sino a domenica 21 settembre 2025. I protagonisti dell’esposizione sono Elena Bellantoni (Vibo Valentia, 1975), Mohamed Bourouissa (Algeria, 1978), Anna Franceschini (Pavia, 1979), Voluspa Jarpa (Rancagua, Cile, 1971) e Agnes Questionmark (Roma, 1995).

Musiche di:
Natalia Domínguez Rangel, Luigi Morleo, Arturo Corrales (shortlist Mario Merz Prize), Gianluca Cangemi, Willy Merz, musiche dal repertorio tradizionale per banda e suoni dalle tradizioni popolari

Eseguite da:
Ensemble WADI
Banda Musicale di Sambuca “Gian Matteo Rinaldo”
MAI MAI MAI live set

BIOGRAFIE MARIO MERZ PRIZE | MUSICA
Luigi Morleo è un percussionista e compositore italiano. La sua attività di compositore spazia tra vari generi e stili musicali: minimalism, rock-cross-over, folk-Pop, jazz, electronica e DJ. Le sue composizioni sono state eseguite da Maracaibo Symphony Orchestra-Venezuela, Rome e del Lazio Orchestra-ITALY, Clermont-Ferrand Conservatoire Orchestre-France, Denver Young Artists Orchestra-USA, Orchestra Sinfonica Metropolitana di Bari-ITALY, Orchestra del Conservatorio di Monopoli-ITALY, Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento-ITALY, Halleiner KammerOrchester-Austria, Orchestra Filarmonica della Calabria-ITALY, al PASIC (Percussive Arts Society) in Nashville-USA, Federation Bells of Melbourne-Australia, a al New York City Electroacoustic Music Festival-USA e Festival MUSLABfrom Mexico, Festival Futura Electronic – France, Jasmin Vardimon Company di Ashford-UK, Percussion Ensemble di Academy of Music STANISLAW MONIUSZKO in Gdansk-Poland, Percussion Ensemble dell'University of Music of Miskolc-Hungary, Japanese Arts Network, Festival Atemporanea in Argentina.

Arturo Corrales è compositore, direttore d'orchestra, chitarrista, insegnante e architetto. Nato in El Salvador, ha proseguito i suoi studi musicali a San Salvador, Ginevra, Lugano e Parigi. In qualità di co-fondatore dell'Ensemble Vortex e di altri ensemble dedicati alla creazione di nuova musica, ha partecipato a numerosi festival d'arte internazionali in veste di compositore, docente e direttore d'orchestra.
Nonostante le sue composizioni abbiano una dimensione sperimentale, rimangono saldamente radicate nelle tradizioni musicali folkloristiche e popolari. Il suo lavoro è caratterizzato da una costante attenzione alla forma, al tempo e allo spazio, creando una musica sia innovativa che accessibile.
Attualmente, Arturo insegna composizione e analisi presso il CPMDT e la HEM di Ginevra. Ha conseguito un dottorato in musicologia presso l'Università di Ginevra, con menzione molto onorevole e congratulazioni unanimi dalla giuria; inoltre, ha ricevuto il Premio Barbour 2019 per l'eccellenza nella critica estetica.

Natalia Domínguez Rangel è un'artista e compositrice colombiana/olandese che attualmente vive e lavora a Vienna e Amsterdam. Ha conseguito un Master in Composizione musicale presso il Conservatorio di Amsterdam.
Le sue composizioni sono state eseguite presso Radialsystem, Berlino (DE); Muziekgebow aan't Ij, Amsterdam (NL); Biennale di Vienna (AT), Theaterhaus - Südseite P1, Stoccarda (DE); Kiasma, Helsinki (FI); Festival Archipel, Geneve (CH); Het Orgelpark, Amsterdam (NL); International Film Festival Rotterdam, Rotterdam (NL); International Short Film Festival Oberhausen (DE); EYE Film Museum, Amsterdam (NL); STUK, Leuven (BE); Dampfzentrale, Bern (CH); ImPulz Tanz, Vienna (AT); November Music, Den Bosch (NL); Société de Musique Contemporaine, Lausanne (CH) De Apple Arts Center, Amsterdam (NL); Les Urbaines, Lausanne (CH); Gaudeamus Muziek Week, Amsterdam (NL); Huddersfield Contemporary Music Festival (UK); Museum Arnhem (NL), CODA Museum, Apeldoorn (NL) tra gli altri.
È docente presso il dipartimento di Design Art Technology dell'ArtEZ di Arnhem (NL) e insegna Sound in Sculpture all'Universität für Musik und Darstellende Kunst (mdw) di Vienna.

MARIO MERZ PRIZE
Il Mario Merz Prize, biennale, nasce nel 2013 per individuare, attraverso una fitta rete internazionale di esperti, personalità nel campo dell’arte e della composizione musicale contemporanea.
Il premio individua percorsi artistici caratterizzati da internazionalità, generosità di pensiero, attenzione sociale e ricerca dell’innovazione ed è rivolto a coloro che dedicano la propria ricerca al superamento delle opposizioni derivanti dall’appartenenza politica, sociale e geografica. I processi artistici degli ultimi due decenni sono stati fortemente caratterizzati da mutamenti storici, sociali e politici e dalle tragedie che ancora vedono l’umanità protagonista.
Nelle candidature non sono previsti limiti di età, nazionalità o media. Artiste e artisti, per le sezioni arte visiva e musica, non possono autonominarsi ma accedono alle selezioni tramite un sistema di candidature via web da parte di personalità riconosciute del mondo della musica e dell’arte. Superata la fase eliminatoria, le opere degli artisti e delle artiste vengono allestite in una mostra collettiva, mentre le composizioni delle e dei concorrenti vengono presentate in un evento, concerto o sonorizzazione di spazio.
Le giurie internazionali e il voto del pubblico individuano vincitrici e vincitori, cui sono commissionate una produzione da presentare nell’ambito di una mostra personale e un brano per orchestra d'archi o un intervento musicale di sonorizzazione.
I vincitori della prima edizione sono stati l’artista egiziano Wael Shawky e il compositore svizzero Cyrill Schürch. I vincitori della seconda edizione sono stati l'artista kosovaro Petrit Halilaj e il compositore americano Geoffrey Gordon. I vincitori della terza edizione sono stati l’artista francese Bertille Bak e il compositore americano Jay Schwartz. I vincitori della quarta edizione sono stati l’artista franco-marocchina Yto Barrada e la compositrice turca Füsun Köksal.

FONDAZIONE MERZ
La Fondazione, intitolata a Mario e Marisa Merz, nasce come centro d’arte contemporanea nel 2005 a Torino, con l’intento di ospitare mostre, eventi, attività educative e portare avanti la ricerca e l’approfondimento dell’arte.
Nata e sviluppatasi in aperto contrasto al concetto di arte come monumento, ossia immagine della memoria, potente ma statica, la Fondazione interpreta oggi il proprio ruolo di centrale energetica dell’arte. Il luogo delle opere, passato da essere “casa dell’artista” a “casa per gli artisti”, ha inevitabilmente maturato il proprio ruolo, nato da un impulso di sopravvivenza, e si è resa attrice consapevole e presente di nuove opportunità.
Presieduta da Beatrice Merz, si avvale della collaborazione di un comitato scientifico composto da Frances Morris (Direttrice Tate Modern, London), Vicente Todolí (Direttore artistico HangarBicocca, Milano), Mariano Boggia (Manager della collezione Merz) e della consulenza di curatori ospiti per la programmazione espositiva.
La Fondazione alterna mostre dedicate a Mario e Marisa Merz come momenti di riflessione e studio a dei grandi progetti site-specific di artisti nazionali e internazionali invitati a confrontarsi con lo spazio di via Limone a Torino e con il suo contenuto, senza tralasciare la ricerca sulle nuove generazioni per cui sono regolarmente organizzati non solo eventi espositivi ma anche musicali e performativi.
Il Dipartimento Educazione offre un insieme di attività e servizi finalizzati a favorire la relazione tra il territorio e il museo, diffondendo la conoscenza dei linguaggi e delle pratiche dell'arte contemporanea; organizza attività rivolte a diverse tipologie di pubblico per promuovere la conoscenza dell’arte contemporanea: visite guidate e laboratori per la scuola, percorsi formativi per gli insegnanti, workshop con gli artisti, oltre ad un servizio gratuito di accoglienza al pubblico in sala.
La biblioteca è specializzata in storia e critica dell’arte moderna e contemporanea; è affiancata all’Archivio Merz che ha lo scopo principale di raccogliere, ordinare e conservare ogni documentazione esistente relativa a Mario e Marisa Merz.

PLANETA è un'azienda agricola con una storia di diciassette generazioni e tra le più importanti in Sicilia: 371 ettari di vigneto e sette cantine dislocate in cinque territori (Menfi, Sambuca di Sicilia, Vittoria, Noto, Etna e Capo Milazzo); 151 ettari di oliveto con un frantoio posto proprio al centro della proprietà; altre coltivazioni quali mandorlo e grano duro, tutte in regime biologico. Con l’obiettivo di valorizzare singolarmente ogni territorio attraverso un grande lavoro di ricerca, spaziando dall'adattabilità delle varietà internazionali ai vitigni autoctoni fino alle cosiddette “varietà reliquia” - quasi scomparse dal patrimonio ampelografico dell'isola - Planeta è tra le prime realtà in Sicilia e in Italia a essersi dedicata all’enoturismo di eccellenza: visite e degustazioni di vini, insieme a esperienze naturalistiche e culturali ritagliate sul territorio di ciascuna cantina, sono l’espressione della ricchezza culturale e della convivialità che il vino offre. La filosofia di conduzione dell’azienda agricola è orientata alla massima sostenibilità: dalla conversione integrale di tutte le tenute in regime biologico, alla creazione della Fondazione SOSTAIN, promotrice dell’omonimo protocollo di produzione certificato a livello nazionale dal Mipaaf, alle attività raccolte sotto il concept PlanetaTerra - insieme di progetti volti alla tutela dell’ambiente e alla promozione di un concetto olistico di agricoltura - per PLANETA l’attività agricola è un veicolo per la tutela ambientale e motore di benessere per l’uomo e per il pianeta. La volontà di valorizzare le eccellenze siciliane ha dato vita al concept Ab Insula: una selezione di progetti dall’identità forte e autenticamente siciliana e dall’eccezionale valore storico-culturale, di cui Planeta si fa promotore: sono nati così Serra Ferdinandea – progetto di vitivinicoltura e agricoltura biodinamica in un luogo mitico dell’isola, e Castello Solicchiata – progetto di distribuzione della storica tenuta dei Feudi Spitaleri, sogno e fulcro della vitivinicoltura etnea. Planeta non è solo vino ma anche olio: l’olio EVO biologico Planeta esprime appieno l’identità dell’Oasi Capparrina, storica proprietà della famiglia Planeta racchiusa tra due fiumi a picco sulle spiagge di Menfi, con 46.000 alberi messi a dimora, 151 ettari di oliveti e 20 ettari di macchia mediterranea. Oltre alla produzione agricola, PLANETA è attiva nell’ospitalità con una proposta variegata che abbraccia tutte le tenute dell’azienda, tra offerta residenziale, leisure e wine tour. La Foresteria di Menfi, con le sue 14 camere circondate da un incantevole giardino mediterraneo, che ha ottenuto nel 2024 la chiave dalla Guida Michelin, e il ristorante - inserito nella Guida Michelin 2024 e premiato con 2 cappelli dalla nuova guida Ristoranti 2024 de L’Espresso – I 1000 Ristoranti d’Italia e 2 forchette dalla Guida Ristoranti d’Italia 2024 del Gambero Rosso - che propone le antiche ricette della tradizione famigliare rivisitate in chiave contemporanea ed esprime la più genuina essenza e lo stile unico dell'ospitalità PLANETA.
Il Beach Club Insula è un salotto nel verde sul mare di Menfi, Bandiera Blu della costa agrigentina, omaggio ai luoghi dove ha avuto inizio il viaggio di Planeta in Sicilia. Non distante da La Foresteria, nel 2024 viene inaugurata la Country House, struttura immersa
nella natura di Menfi, con 10 camere, un ristorante e numerose attività fitness e family friendly. Nel centro di Palermo Palazzo Planeta si compone di 13 confortevoli appartamenti, di cui 4 inaugurati a ottobre 2024, interamente ristrutturati e allestiti per ricreare una raffinata atmosfera casalinga che racconta lo spirito del buon vivere siciliano. Completa il quadro una dimora d'artista a Sambuca di Sicilia, “Casa Panitteri”, all'interno dell'omonimo museo archeologico. Infine, le attività culturali del progetto “Cultura per il territorio”: un ricchissimo palinsesto che spazia dalla musica al teatro, all’arte contemporanea, alla letteratura. La più nota è “Viaggio in Sicilia”, un progetto di residenza nomade d’artista che vede ogni anno impegnati talenti italiani e stranieri in un viaggio nell'isola alla ricerca di luoghi, storie e atmosfere sconosciute al grande pubblico e perfino ai siciliani stessi, cui segue una mostra che raccoglie le opere frutto delle suggestioni del viaggio. PLANETA ESTATE offre un corpus coerente di attività culturali e di ospitalità volte a trasmettere, a partire dal vino, i valori positivi che animano l’azienda: etica della produzione e cura maniacale per la qualità; rispetto del paesaggio e della cultura di ogni luogo con cantine e strutture perfettamente integrate nel territorio, amore per la Sicilia e passione secolare per l’agricoltura.
Oggi l’azienda è portata avanti da Alessio Planeta, nel ruolo di amministratore delegato, affiancato da Francesca, Santi e da 270 collaboratori. Nel 2023 Alessio Planeta ha conquistato il prestigioso titolo di “Winemaker of the Year” del premio “Wine Star Award”, portando così l’Italia in vetta alla classifica dopo sedici anni. Il riconoscimento è stato riconosciuto da Wine Enthusiast - rivista nordamericana specializzata in enologia che nomina annualmente i membri più influenti dell'industria del vino, dei liquori e delle bevande. Nel 2024 l’azienda ha inoltre ottenuto il titolo di “Wine family of the year” durante la 18 edizione dei “Meininger Awards Excellence in Wine & Spirit”, riconoscimento assegnato da una giuria composta da rinomati giornalisti delle principali riviste enologiche del gruppo tedesco Meininger; inoltre la rivista internazionale "Drinks International" ha posizionato Planeta al terzo posto tra le aziende vinicole italiane più "ammirate", secondo la classifica "The World’s Most Admired Wine Brands".