Barbara Pelizzon – Fuori Posto

Mostra personale.
Comunicato stampa
Il Museo archeologico nazionale di Aquileia è lieto di presentare la personale di Barbara Pelizzon, Fuori Posto. La mostra, che sarà inaugurata sabato 14 giugno alle ore 11, sarà visibile per il pubblico fino al 7 settembre 2025. Il progetto, curato da Daniele Capra, raccoglie una quindicina di sculture e un’installazione site specific realizzate dall’artista appositamente per gli spazi dei nuovi depositi museali aperti al pubblico l’autunno scorso.
Fuori Posto mira a instaurare un dialogo visivo aperto e spontaneo tra le opere di Barbara Pelizzon, realizzate nel presente, e le silenziose testimonianze della vita che il passato ci ha restituito. La mostra è costituita essenzialmente da lavori – di natura bidimensionale, tridimensionale e installativa – recentemente realizzati dall’artista per gli spazi del Museo archeologico nazionale di Aquileia e pensati per favorire incontri fortuiti e incroci casuali, per analogia e/o contrasto, grazie a presenze ‘estranee’ e interventi mirati lungo il percorso di visita.
La pratica artistica di Barbara Pelizzon è caratterizzata dall’interesse rivolto alla memoria. Nelle sue opere l’artista sonda la storia attraverso il campionamento, l’assemblaggio e la ricomposizione di elementi apparentemente disconnessi e poi la rievoca nel presente: materiali caldi come lana, tessuto, legno e gomma si alternano ad altri più freddi come metalli e ceramica, o a oggetti concettualmente freddi e inanimati come scatole e bambole. Gli elementi restano spesso riconoscibili, ma perdono del tutto la propria funzione originaria, rimanendo degli spettri che non riescono a nascondere le laceranti ferite inflitte dallo scorrere del tempo.
In Fuori Posto la ricerca artistica è ancor più rivolta al passato e alle dinamiche di trasmissione del tempo: le opere sono realizzate ricombinando oggetti e manufatti antichi, abbandonati o di risulta, degli objet trouvé espulsi dal nostro mondo, che l’artista avverte come necessario riportare nell’alveo del presente, riconducendoli a nuova vita.
Barbara Pelizzon (Mirano, 1960) si diploma al Liceo Artistico di Padova per poi frequentare i corsi presso l’Accademia Libera del Nudo a Venezia, la Scuola Internazionale di Grafica a Venezia e la Central Saint Martins College of Art and Design a Londra. Tra le mostra dell’artista Trame visive, Glamping Canonici, Mirano; Memorie Altre, Corte Calle Legrenzi, Venezia Mestre; La cura, PaRDeS, Mirano; Accept all cookies, Puuul Space, Vienna (AT); Silentium memoria, Oratorio Villa Simion, Spinea; Woman | Matter, SPARC*, Venezia; Ars in tempore, Abbazia di Santa Maria in Pero, Monastier; Donne ad Arte, Accademia di Belle Arti, Napoli; Seconda memoria, Spazio ArTea, Treviso; La ronda dell’arte #4, Forte Mezzacapo, Venezia Mestre; Otto artiste per la casa delle Muse, Villa Morosini, Mirano; Ofrendas a la Pachamama, Museo De Arte Contemporáneo, Cuzco (PE); Intrusioni, Museo Archeologico Nazionale, Aquileia; Essentia, Forte Marghera, Venezia Mestre; Natura Naturans, Isola di San Servolo, Venezia; Codici dell’Apocalisse, Palazzo Grassi, Bologna; Tecnomedioevo, Museo Regionale di Scienze Naturali, Torino; Please me Fashion, Palazzo Ducale, Sabbioneta; People Fortuny, Molino Stucky, Venezia; Il giocattolo, Palazzo Rospigliosi, Zagarolo; Scambio, Mohr Villa, Monaco (DE); Lune di primavera, Rocca Paolina, Perugia; Italian Identities, Lotto Arts Council of England, Loughborough (UK). L’artista vive e lavora a Mirano.