Gradara Contemporanea – V edizione / Keita Miyazaki

Informazioni Evento

Luogo
MARV – MUSEO D’ARTE RUBINI VESIN
Via Umberto I, 9, 61012 Gradara PU, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
06/06/2025
Artisti
Keita Miyazaki
Curatori
Luca Baroni, Riccardo Freddo
Generi
arte contemporanea, personale

Prima grande personale mostra in Italia dell’artista giapponese Keita Miyazaki. La mostra si inserisce nel percorso di dialogo tra storia e contemporaneità che Gradara ha saputo attivare negli ultimi anni, facendo della cultura un motore di rinascita, proprio come accade nelle opere di Miyazaki.

Comunicato stampa

Nel cuore delle Marche, il borgo di Gradara si conferma come uno dei luoghi chiave dell’arte contemporanea italiana con la quinta edizione di Gradara Contemporanea, in programma dal 6 giugno al 6 luglio 2025. A cinque anni dal suo esordio, il progetto si distingue per la sua continuità programmatica e per la capacità di superare il modello effimero degli eventi "one spot", diventando un appuntamento atteso e riconosciuto nel calendario culturale nazionale.

La manifestazione nasce nel 2021 da un’idea dell’Associazione Gradara Contemporanea, con l’obiettivo di creare un dialogo vivo tra patrimonio storico e linguaggi contemporanei, coinvolgendo un pubblico ampio e intergenerazionale. Grazie a un’impostazione curatoriale coerente e innovativa, la rassegna è oggi uno dei principali landmark artistici dell’area adriatica, in grado di attrarre artisti, collezionisti e visitatori da tutta Italia e dall’estero.

Continuità e visione

Gradara Contemporanea si distingue per la sua visione pluriennale e per un modello che punta su qualità, continuità e crescita strutturale. In controtendenza rispetto a molte rassegne temporanee, l’iniziativa ha saputo costruire nel tempo una vera piattaforma culturale, capace di generare relazioni solide tra artisti, istituzioni, pubblico e territorio.

Nel 2025, il progetto conferma il suo impianto diffuso, coinvolgendo quattro sedi d’eccezione: la Rocca Demaniale di Gradara, il MARV – Museo d’Arte Rubini Vesin, Villa Il Conventino e il Museo Storico di Gradara, recentemente riallestito grazie ai fondi PNRR. Ognuno di questi spazi dialoga con le opere esposte in modo specifico, valorizzando al contempo l'identità del luogo e la contemporaneità dei linguaggi.

La curatela della rassegna è affidata a una squadra composta da Luca Baroni (Direttore Rete Museale Marche Nord), Matteo Sormani (Art Preview), Fabrizio Baldassarri (Associazione Gradara Contemporanea) e Riccardo Freddo (Gallery Rosenfeld, Londra.) La direzione scientifica è garanzia di rigore, visione e coerenza curatoriale, qualità riconosciute da istituzioni, enti partner e operatori culturali.

Un parco artistico in continua espansione

L’edizione 2025 segna un nuovo traguardo per la rassegna, che ospita 34 artisti tra affermati ed emergenti, con una crescente presenza internazionale. Accanto a importanti nomi della scena italiana, la mostra include artisti provenienti da Regno Unito, Giappone, Spagna, Stati Uniti, Germania, San Marino, Taiwan e Corea del Sud, confermando Gradara come crocevia di culture visive e piattaforma di scambio tra realtà diverse.

I linguaggi spaziano dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alle installazioni ambientali. Il filo conduttore è il contrasto estetico tra la freschezza e modernità delle opere e l’aspetto tradizionale, quasi da favola, del borgo medioevale. Le opere sono disseminate nei diversi spazi espositivi, generando connessioni dinamiche tra passato e presente, tradizione e avanguardia.

Partnership d’eccellenza: Rosenfeld Gallery e la mostra di Miyazaki

Evento centrale di questa edizione è la mostra personale dell’artista giapponese Keita Miyazaki (Tokyo, 1983), prodotta dal Museo MARV in collaborazione con la prestigiosa Rosenfeld Gallery di Londra. Conosciuto per le sue sculture post-industriali in metallo, feltro e carta origami, Miyazaki propone una poetica del doppio e della riconciliazione, capace di trasformare materiali di scarto in totem delicati e sonori.

L’esposizione gradarese rappresenta la prima personale italiana dell’artista e segna un passaggio strategico della sua carriera, anticipando una seconda personale a Roma in settembre. La partnership con la Rosenfeld Gallery, già attiva nel 2024 con il progetto dedicato ad Araminta Blue, sancisce il ruolo sempre più centrale del MARV – Museo d’Arte Rubini Vesin come spazio espositivo di rilievo nel panorama artistico europeo.

Le opere di Miyazaki saranno esposte in una sezione personale della mostra al Museo MARV, visitabile fino al sei giugno; due di esse, invece, saranno poste in dialogo con i capolavori della Rocca Demaniale di Gradara – la celebre pala del Della Robbia e il cosiddetto Camerino di Lucrezia Borgia – innescando un suggestivo cortocircuito visivo.

Gradara come modello per la valorizzazione del patrimonio

In un’epoca in cui molti borghi storici faticano a trovare una nuova vocazione culturale, Gradara si propone come modello virtuoso di rigenerazione e progettualità a lungo termine, fondando la propria strategia su tre assi portanti: arte, comunità, paesaggio.

L’inserimento nella Rete Museale Marche Nord, l’investimento costante su cultura e turismo sostenibile, la sinergia tra enti pubblici e soggetti privati rendono Gradara un caso di studio nazionale per la promozione culturale integrata. La rassegna d’arte contemporanea, nata in punta di piedi, è oggi un laboratorio permanente, capace di rinnovarsi ogni anno mantenendo una chiara identità curatoriale.

Una risposta all’esigenza di spazi contemporanei di qualità

In un’Italia che spesso concentra le energie su grandi eventi isolati, Gradara Contemporanea rappresenta una risposta concreta al bisogno di spazi continuativi per l’arte. Più che un festival, è una stagione lunga e fertile, dove l’incontro tra opere e pubblico avviene con lentezza, ascolto e profondità.

I risultati sono tangibili: crescita costante del pubblico, aumento della partecipazione internazionale, consolidamento delle relazioni istituzionali, presenze di rilievo nel sistema dell’arte contemporanea. E soprattutto, un impatto reale sul territorio, che vede nell’arte un’occasione di sviluppo, identità e futuro.