Il giardino delle Esperidi

Una giornata d’arte contemporanea nella natura, tra sculture, installazioni e performance.
Comunicato stampa
Il giardino delle Esperidi
Una giornata d’arte contemporanea nella natura, tra sculture, installazioni e performance
Il prossimo 1° giugno 2025, a partire dalle ore 11:00, la Fondazione Mario & Maria Pia Serpone inaugura Il giardino delle Esperidi, a cura di Graziano Menolascina, che intreccia il fascino della natura con la forza evocativa dell’arte. In un percorso immersivo tra opere, installazioni e performance, il pubblico sarà guidato in un’esperienza estetica e sensoriale capace di stimolare visione, ascolto e partecipazione.
Tra i protagonisti dell’edizione 2025 figurano artisti di rilievo internazionale, ciascuno con opere pensate per entrare in dialogo diretto con il paesaggio della Fondazione. Enzo Cucchi, figura di spicco della Transavanguardia, presenterà una scultura intensa e simbolica. Yo Akao, artista nipponico, proporrà Sogno, un’installazione scultorea che evoca mondi sospesi tra realtà e immaginazione. Daniele Puppi, con una video-scultura, trasformerà un luogo inaspettato del parco in un’esperienza immersiva. Accanto a loro Silvia Como che presenterà una nuova opera fotografica Improvviso, un intervento delicato e meditativo che riflette sul rapporto tra corpo, paesaggio e memoria, aggiungendo una voce intima e poetica al percorso espositivo. La giornata sarà animata anche da una performance dal titolo: Philè di Marta Jovanović, in cui il bacio si fa gesto rituale e politico. L’artista lascia traccia del proprio passaggio attraverso un contatto labiale, trasformando il bacio in segno di cura, memoria e desiderio. Philè, neologismo ispirato al verbo greco antico kataphiléō (baciare intensamente), evoca una tenerezza arcaica e al tempo stesso radicale, un’intimità che si fa atto pubblico. Il percorso del parco continua con le istallazioni permanenti di: Eric Andersen, Luca Francesconi, Marco Giordano, Jannis Kounellis, Nino Longobardi, Bruno Munari, Hermann Nitsch, Roberto Paci Dalò, Mimmo Paladino, Luca Maria Patella, Vettor Pisani, Shozo Shimamoto, Giuliano Tomaino, Gian Maria Tosatti e Trallallà.
L’evento è realizzato con il patrocinio di Fondazione Morra, DART – Chiostro del Bramante, l’Associazione Shozo Shimamoto, la Riserva Tevere Farfa il Comune di Torrita Tiberina e con il supporto dello sponsor tecnico Casale del Giglio, che accompagnerà il rinfresco conclusivo con una selezione delle proprie etichette. Sarà presente anche Ecofattorie Sabine, una realtà locale di spicco con una degustazione dei loro formaggi, come il Cacio Magno, selezionato tra le eccellenze casearie italiane e alcuni prodotti tipici per un gusto autentico della Sabina a km 0.
Come raggiungerci
• In treno: linea regionale Trenitalia FCO – Orte, fermata Poggio Mirteto. Una navetta gratuita su prenotazione sarà attiva per il collegamento con la Fondazione. Si prega di comunicare l’orario previsto di arrivo a [email protected].
• In bicicletta: i treni regionali sono attrezzati con ricariche per e-bike. Dalla stazione il percorso è di circa 3,5 km.
• In auto:
◦ Da sud: uscita Roma Nord, svincolo Fiano Romano, seguire per Torrita Tiberina
◦ Da nord: uscita Ponzano Romano, seguire per Torrita Tiberina
Parcheggio riservato presso il Parcheggio del Comune di Torrita Tiberina, da cui partiranno le navette per la Fondazione.
È vietato parcheggiare lungo la Strada Provinciale Tiberina.
Informazioni aggiuntive
• Le visite guidate inizieranno alle ore 11:00
• Si prega il pubblico di non portare animali a seguito
• L’evento è a titolo gratuito
Fondazione Mario & Maria Pia Serpone è uno spazio all’aperto per l’arte nel cuore della Sabina, fondata nel 2009 dalla famiglia Serpone, attivamente impegnata in campo artistico dal lontano Ottocento. L’istituzione ha come centro d’interesse lo studio, la riflessione e la diffusione dell’arte contemporanea. Ricopre un ruolo significativo nel territorio coinvolgendo visitatori di tutte le età alla scoperta dell’arte contemporanea in un contesto naturale contemplativo singolare nel suo genere. In questo parco collinare convivono installazioni ambientali a cielo aperto, performance e tutto quanto possa prendere forma d’arte attraverso i linguaggi sincopati del contemporaneo e l’impiego di ultime tecniche e nuovi materiali, in perfetta relazione con l’ambiente.