Ivo Bisignano – After time

Mostra personale dell’artista Ivo Bisignano presso la Pinacoteca Casimiro Ottone del Castello Sforzesco di Vigevano.
Comunicato stampa
Originario della Sicilia e formatosi come architetto, Ivo Bisignano è stato un artista eclettico e visionario,
capace di attraversare i linguaggi dell’illustrazione, della scultura, della pittura e del video con coerenza poetica
e senso estetico istintivo e profondissimo. Ha iniziato la sua carriera nell’ambito della moda, collaborando con
marchi come Prada, Missoni e Fratelli Rossetti, per poi estendere la propria ricerca a territori artistici più ampi
e personali. Tra i tratti distintivi della sua opera vi è una nostalgia densa e mai retorica, che si intreccia con
suggestioni letterarie, cinematografiche e popolari, restituendo mondi complessi, ironici e al tempo stesso
struggenti. La sua arte, intrisa di un senso del gioco e del surreale, ha dialogato con linguaggi e contesti diversi,
come nelle collaborazioni con lo chef anglo-israeliano Yotam Ottolenghi, per il quale ha progettato
ambientazioni, oggetti e arredi evocativi di un folklore mediterraneo e solare. Mostre come Étonne-moi (2015,
Milano), Human Forms (2020, Israele) e Look Up (2022, Tel Aviv) hanno testimoniato un’evoluzione artistica
costante, culminata in After time, sua esposizione postuma, pensata come testamento poetico e spirituale.
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La mostra: After time
After time è il titolo della personale di Ivo Bisignano allestita nella suggestiva cornice della Pinacoteca Casimiro
Ottone di Vigevano. L’esposizione, nata da un dialogo profondo tra l’artista e i curatori Silvia Ferrari Lilienau
e Simone Zeni, rappresenta un viaggio intimo e toccante attraverso le ultime opere realizzate da Bisignano,
nei mesi che hanno preceduto la sua scomparsa. Cuore della mostra è una serie di quattordici lavori su carta
che riflettono un pensiero sempre più essenziale, materico, asciutto. In queste opere, il nero diventa colore
dominante, evocando il peso del corpo, il radicamento alla terra e l’ineluttabilità del tempo. Figure
archetipiche, forme sintetiche, relazioni primordiali tra corpi si stagliano su fondi bianchi o neutri, alludendo
a legami affettivi profondi, all’eros e alla trasformazione, alla compenetrazione degli esseri come simbolo
dell’amore e della memoria. L’opera ispirata a Eleonora Duse, originaria di Vigevano, costituisce il fulcro
simbolico del percorso, un omaggio all’eterno femminino e al mistero dell’identità, del ricordo, del desiderio.
Il video Reborn, con le sue forme danzanti e la malinconia di una partitura al pianoforte, chiude idealmente il
cerchio con un canto di rinascita, laddove l’arte si fa seme, fiore, racemo di luce nell’ombra.
Il commento critico di Silvia Ferrari Lilienau
Silvia Ferrari Lilienau, curatrice della mostra insieme a Simone Zeni, restituisce con sensibilità un ritratto
profondo di Ivo Bisignano e del suo percorso finale. In After time, scrive la curatrice, “l’artista ha scelto di affidare
alle sue ultime opere un testamento emotivo, che è anche una confessione intima, un racconto visivo dell’amore
e della perdita, della materia e dello spirito”. La mostra, per Ferrari Lilienau, è “una partitura silenziosa in cui
ogni lavoro sussurra una verità, un gesto che sfida il tempo e cerca di conservare il calore della presenza, anche
nell’assenza”. In questo ciclo, le due anime di Bisignano – quella costruttiva e decorativa, esuberante e gioiosa,
e quella più essenziale, scarnificata e introspettiva – trovano un’armonia finale. La verticalità delle figure, l’uso
di materiali primordiali come il legno, la sottrazione formale e cromatica, testimoniano un processo di
riduzione al nucleo più autentico del sé. “Diesen Kuß der ganzen Welt!”, scrive la curatrice evocando l’ultimo
gesto poetico dell’artista: un bacio simbolico al mondo intero, a chi resta, a chi guarda. After time non è solo una
mostra commemorativa, ma un’opera “psicopompo”, come l’ha definita Zeni: un tramite, una soglia, un atto
di amore che continua a parlare con la voce di Ivo, anche ora che lui non c’è più.