Una collezione inattesa

La Nuova Arte degli Anni Sessanta e un Omaggio a Robert Rauschenberg.
Comunicato stampa
Intesa Sanpaolo apre al pubblico dal 29 maggio al 5 ottobre 2025 alle Gallerie d’Italia di Milano l’esposizione “Una collezione inattesa. La Nuova Arte degli Anni Sessanta e un Omaggio a Robert Rauschenberg”, a cura di Luca Massimo Barbero, Curatore associato delle collezioni di arte moderna e contemporanea della Banca.
Le collezioni di Intesa Sanpaolo, ancora una volta, si rivelano al grande pubblico in modo inatteso e sorprendente, grazie anche al fondamentale contributo della collezione Luigi e Peppino Agrati, oggi parte del patrimonio artistico della Banca. Un’occasione unica per esplorare l’evoluzione dell’arte contemporanea, attraverso una selezione di lavori raramente esposti insieme.
L’esposizione, oltre 60 opere, si sviluppa nelle sale delle Gallerie d’Italia di Milano offrendo al pubblico un viaggio ricco e articolato che attraversa la grande sperimentazione radicale degli anni Sessanta per arrivare agli sviluppi più significativi del decennio successivo. Il percorso si arricchisce di dialoghi tra opere rappresentative della cultura visiva concettuale sia europea che americana.
Il cuore della mostra è l’omaggio al grande artista Robert Rauschenberg. Il 2025 segna il centenario della sua nascita e, in questa occasione speciale, viene celebrato il suo profondo legame con l’Italia e Peppino Agrati, amico e collezionista. Grazie a questo legame, è possibile presentare insieme un nucleo di 17 opere, tra cui il capolavoro Blue Exit del 1961. Particolare rilevanza, anche in questo caso, riveste il rapporto tra Peppino Agrati e Lucio Amelio, rappresentato in mostra dall’opera Trasmettitore Argento Glut del 1987 proveniente dalla storica esposizione organizzata dal gallerista napoletano. Accanto alle grandi opere e ai disegni, la mostra include litografie straordinarie che raccontano non solo l’evoluzione tecnica che Rauschenberg ha reso innovativa, ma anche il suo rapporto con le immagini e i temi della società e della politica dell’epoca. Questa è la prima volta che l’intero nucleo di opere di Robert Rauschenberg proveniente dalle collezioni Luigi e Peppino Agrati, viene esposto al pubblico. Un’occasione unica per sottolineare l'importanza che il maestro americano ha attribuito alla composizione e alla grafica, elementi fondamentali del suo linguaggio artistico.
La mostra vede inoltre la presenza di artisti come Yves Klein, Lucio Fontana e Piero Manzoni confrontarsi con le ricerche delle nuove generazioni che aprono gli anni Sessanta come Giulio Paolini, Robert Ryman e Richard Serra. Come in un azzeramento della superficie, il curatore propone un confronto tra i grandi maestri dell’arte contemporanea provenienti da due sponde opposte dell’Oceano, tra minimalismo e monocromia, con opere di Carl Andre, Robert Mangold, Enrico Castellani. Un momento di approfondimento del nuovo immaginario degli anni Sessanta si sviluppa con Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Jannis Kounellis, Edward Ruscha, Jasper Johns, Andy Warhol, James Rosenquist, Roy Lichtenstein, Jean-Michel Basquiat.
La collezione Luigi e Peppino Agrati
Dopo la donazione da parte della famiglia Agrati, Intesa Sanpaolo è proprietaria e custode di una delle più importanti raccolte d’arte del secondo Novecento esistenti in Italia, la collezione Luigi e Peppino Agrati, entrata così nel patrimonio artistico della Banca. Con questa mostra prosegue la valorizzazione della collezione, dopo le mostre “Arte come rivelazione. Opere dalla collezione Luigi e Peppino Agrati” nel 2018 e “Una collezione inattesa: Viaggio nel contemporaneo tra pittura e scultura” nel 2023.
La collezione Luigi e Peppino Agrati fu creata a partire dal 1968 dai due importanti industriali, eredi ed esponenti della borghesia illuminata lombarda. Dopo la morte di Peppino, il testimone è stato raccolto dal fratello Luigi che, insieme alla moglie, ha deciso di donare questo tesoro a Intesa Sanpaolo. Si tratta di lavori unici di Andy Warhol, Jean-Michel Basquiat, Robert Rauschenberg, Christo, e, accanto ad essi, di una folta schiera di artisti italiani fra i più prestigiosi, tra i quali Lucio Fontana, Piero Manzoni, Mario Schifano, Alberto Burri, Fausto Melotti. Con molti di essi, gli Agrati hanno avuto un rapporto di dialogo e di amicizia. Dall’Informale alla Pop Art, dall’Arte Povera alla Conceptual Art per arrivare al Neoespressionismo e alla Transavanguardia, la collezione attraversa e intreccia i movimenti che hanno segnato il percorso dell’arte non solo italiana ma internazionale nella seconda metà del Novecento. La collezione è il risultato di una passione profonda, di una sensibilità intellettuale e sociale rivolta ai singoli artisti e al contesto in cui operarono. La raccolta rivela la stretta relazione che intercorse tra collezionista, artista e significato dell’opera d’arte.
L’esposizione sarà accompagnata da appuntamenti del palinsesto #INSIDE, gratuiti e aperti alla cittadinanza.
La sede espositiva di Milano, insieme a quelle di Torino, Napoli e Vicenza, è parte del progetto museale Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, guidato da Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo e Direttore Generale Gallerie d’Italia.