A Varese c’è una grande mostra sul collezionismo d’autore a Villa Panza

Intese come espressione di pensiero, di identità e come strumento di indagine del presente, le raccolte di opere d'arte diventano protagoniste di un ciclo espositivo ambizioso e di ampio respiro. Con lavori tra gli altri di Rauschenberg, Weiwei, Neshat

Cy Twombly, Robert Rauschenberg, Francesco Vezzoli, Shirin Neshat, Marina Abramović, William Kentridge, Andres Serrano, Cecily Brown e Ai Weiwei: sono alcuni dei grandi nomi dell’arte protagonisti di Un altro sguardo. Opere dalla Collezione Gemma Testa, la mostra che inaugura il ciclo espositivo dedicato al collezionismo e ospitato negli spazi di Villa e Collezione Panza. Curato da Gabriella Belli, Gemma De Angelis e Marta Spanavello, il progetto visibile sino al 12 ottobre intende esplorare le raccolte d’arte come espressione di pensiero, d’identità e strumento di indagine del presente. Sguardi altri, per l’appunto, che si mettono in dialogo con quello del grande collezionista e mecenate Giuseppe Panza di Biumo.

Il ciclo espositivo dedicato al collezionismo a Villa Panza

Nel primo appuntamento protagonista è la raccolta di Gemma de Angelis Testa, fondatrice di ACACIA – Associazione Amici Arte Contemporanea Italiana, che ha cercato nell’arte uno strumento per indagare l’umano e la realtà che abita. Raccogliendo e selezionando voci e storie dal mondo, la collezionista ha dato forma a un’importante raccolta di opere che raccontano il presente e le sue trasformazioni.

La mostra “Un altro sguardo” a Villa Panza a Varese: il percorso espositivo 

Il percorso di mostra, articolato in undici sezioni, intreccia il vissuto personale di Gemma Testa con le sue scelte collezionistiche: ogni ambiente interpreta le linee di ricerca e gli interessi della collezionista. Dall’espressione gestuale e libera della pura pittura, all’elaborazione analitica e concettuale del pensiero, dalla condizione della donna alle tematiche identitarie, si arriva fino alla memoria, alla censura e alla politica.

Comparare diversi modi di concepire e creare una collezione d’arte: l’indagine a Villa Panza 

L’obbiettivo della rassegna è quello di aprire gli spazi espositivi temporanei del museo ad una comparazione tra i diversi modi di concepire e creare una collezione d’arte, a confronto con la magnifica raccolta di Giuseppe Panza di Biumo, protagonista assoluta dei percorsi permanenti della Villa”, spiega Gabriella Belli, curatrice della mostra e del progetto scientifico di Villa e Collezione Panza. “Il progetto, che promette interessanti riflessioni critiche, mostrerà, qui, in questo indiscusso tempio dell’arte contemporanea, l’apertura ad altri e nuovi sguardi, ovvero ad altri modi di collezionare e, in un certo senso, oserà per la prima volta proporre un’inedita conversazione con la dimensione fortemente spirituale della visione collezionistica di Giuseppe Panza, al cui cospetto esperienze diverse, ma parimenti mosse da una ricerca valoriale altrettanto coerente e autenticamente sincera, dovrebbero sostenerne proficuamente e senza timidezza il confronto”.

Valentina Muzi

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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