Francisco Bosoletti – Lava

In occasione di questa nuova mostra a Napoli, l’artista argentino presenterà 33 nuove opere dipinte con tecnica mista su tela.
Comunicato stampa
Gallerie Riunite è lieta di ospitare la mostra personale di Bosoletti, che inaugurerà giovedì 8 Maggio 2025. In occasione di questa nuova mostra a Napoli, l’artista argentino presenterà 33 nuove opere dipinte con tecnica mista su tela.
Di seguito riportiamo il suo testo:
“C’è qualcosa di romantico nella scoperta delle opere di arte antica. Si entra in una chiesa abbandonata o bruciata o crollata, in un palazzo in rovina, in uno scavo archeologico. E si tira fuori qualcosa di sepolto. Dal tempo. Non dall’uomo. Un piccolo dipinto, un piccolo scheletro, che non si capisce subito cosa sia. Ecco Pompei sotto la lava. Memorie non scritte, potenza del fiato del Vesuvio, impressa in negativo nella materia. Segni sottratti al controllo degli uomini. Storia naturale che sovrasta i mortali. In queste decadenti rovine i corpi umani sono carne, che Bosoletti dipinge con una sorta di ricorsiva ossessione, un’insistenza barocca sulle luci e le ombre sublimata fino a perdere il contatto con il soggetto stesso del dipinto. Prevale la necessità di lavorare le immagini non per rappresentare la realtà ma questo modo di essere della realtà, desolato, frammentato, irrimediabilmente rovinato. Il negativo diventa un calco che restituisce un’assenza. Per occhi abituati a mirare i campi vuoti e sconfinati della pampa argentina, la sovrabbondanza del patrimonio italiano e la sua decadenza sono il punto di partenza di una pittura che testimonia, nell’estetica e nella tecnica, il passare del tempo. Un omaggio che non indulge alla bellezza, anzi la devasta volutamente con un gesto che è anche una protesta contro le differenze sociali aberranti su cui, oggi come nel passato, certa grandezza, certi palazzi, sontuosi prima di essere sfatti, sono stati costruiti. Lava è una parola napoletana, indica lo scorrere di grosse masse. Di acqua, di fuoco, di terra. Anche il tempo scorre. Reimmaginare il passato e portarlo alla luce di nuovo, in certo modo distruggendolo, è come scendere nell’antro e riportare una forma scomparsa sulla superficie di un quadro.”
BIO
Nato e cresciuto ad Armstrong, un piccolo paesino della provincia di Santa Fe a suo modo ricapitolazione del mondo, l’argentino Francisco Bosoletti è dotato di uno sguardo limpido e primigenio sulla vita, sulla natura e sull’umanità.
La sua arte, che pure reca i tratti di una classicità universale, si manifesta in maniera simile alla mescolanza di geni che nutre la pelle dei migranti. Un dettaglio, come un fiore o una corda, possono celare una inaspettata pregnanza di significato. Un viso e un corpo, catturati in maniera effimera, possono rivelare una dimensione recondita e malinconica dell’esistenza e diventare un invito a essere presenti alla propria vita in maniera libera dai condizionamenti imposti dal di fuori.
Bosoletti dipinge sui muri rispettando la memoria dei luoghi e delle persone che li abitano, il suo intervento accompagna quello del tempo che trascorre, nascondendo e rivelando al tempo stesso visioni che sembrano permanere in un eterno presente e ricordare all’uomo la transitorietà dell’esistenza.
La sua pittura obbliga lo spettatore a guardare in maniera diversa, affinando la sua sensibilità e ricorrendo a modelli percettivi differenti da quelli abituali e rassicuranti.
Gli occhi assopiti si attivano nel cogliere le sue immagini appena rivelate, i recettori ormai saturi di visioni urlate al di sotto della soglia di coscienza scoprono figure che all’improvviso emergono dallo sfondo e risvegliano una forma nuova di percezione, più sottile e potente.
Queste apparizioni travalicano il confine dei sensi e toccano nel profondo chi guarda, mescolandosi alle sue emozioni e ai suoi ricordi come le tracce di pittura sulla tela e sui muri.
SCHEDA TECNICA
LAVA di Bosoletti
Luogo: Gallerie Riunite
Via Cavallerizza a Chiaia, 57 interno cortile