Arte digitale e patrimonio naturale. Il festival Videocittà è capofila del progetto CO-VISION
La rassegna ideata da Francesco Rutelli presenta un’iniziativa internazionale co-finanziata dalla Commissione Europea che attraverso i linguaggi dell’arte digitale dà voce alle urgenze ambientali del nostro tempo

Installazioni audiovisive, video mapping, sculture interattive e performance compongono il progetto internazionale di cooperazione su larga scala CO-VISION per dare voce alle urgenze ambientali del nostro tempo. Ideato da Francesco Dobrovich e guidato da Guido Pietro Airoldi, CO-VISION ha scelto come capofila il festival Videocittà che, insieme a otto partner artistici da tutta Europa, racconterà il patrimonio naturale attraverso l’arte digitale.
Nasce il progetto CO-VISION con partner da tutta Europa
Il progetto, infatti, che vede Francesco Dobrovich in qualità di Head of Creativity e Guido Pietro Airoldi come Project Leader e responsabile del coordinamento generale del partenariato, coinvolge l’Athens Digital Arts Festival (Grecia), il festival Eufònic (Spagna), la Fondazione Transilvania Trust (Romania), il festival KIKK (Belgio), l’organizzazione LAB852 (Croazia), i Rencontres Audiovisuelles (Francia), il festival Signal (Repubblica Ceca), e quattro partner tecnici, quali l’Istituto Europeo di Design (Italia), Mapa das Ideias (Portogallo), l’Università NTNU (Norvegia) e l’Università XAMK (Finlandia).

Che cos’è CO-VISION
Così, attraverso un racconto immersivo cittadini, professionisti e artisti sono messi in relazione e dialogo al fine di restituire una narrazione condivisa e accessibile a tutti. “Co-vision punta a lasciare un’impronta concreta: preservare la memoria collettiva del patrimonio naturale europeo attraverso un archivio di opere digitali accessibile a tutti a partire dal 2026. Una finestra virtuale per documentare lo stato attuale dei paesaggi e della fauna locale, una testimonianza storica della trasformazione dell’ambiente e delle sue fragilità. Un’eredità culturale pensata soprattutto per le generazioni future”, spiegano da CO-VISION.

CO-VISION si presenta
Questo archivio digitale europeo verrà presentato nel 2026, dopo un percorso iniziato nel 2024 con cicli di incontri che hanno favorito il confronto tra comunità locali e creativi. Ma già in occasione di Videocittà 2025 – in programma dal 3 al 6 luglio al Gazometro di Roma – sarà presentata l’opera multidisciplinare Pinus Pinea AV Talk: “L’arte diventa così un potente strumento di educazione ambientale che incoraggia una riflessione più profonda sul delicato equilibrio tra vita umana e non umana e su come vivere in armonia con il mondo che ci circonda”, concludono.
Redazione
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati