Mariano Villalta Lapayés – Cuatro DeCada

Informazioni Evento

Luogo
LA CASA DI TELA
Piazza dei Satiri, 48, 00186 Roma, RM, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Martedì: 10-13

Mercoledì : 16-18:30 Sabato:10-13

Su richiesta: +39 3334051709 - [email protected]

Vernissage
29/11/2023

ore 17.30

Artisti
Mariano Villalta Lapayés
Generi
arte contemporanea, personale

A quarant’anni – quattro decadi – dalla scomparsa dell’artista, La Casa di Tela ospita la mostraMariano Villalta – Cuatro DeCada.

Comunicato stampa

A quarant’anni – quattro decadi – dalla scomparsa dell’artista, La Casa di Tela ospita la mostra

Mariano Villalta - Cuatro DeCada visibile dal 29 novembre 2023 al 15 marzo 2024.

Primo progetto postumo a Roma dedicato alla vita e all’opera dell’artista, la mostra è promossa dall’Obra Pia e inaugura una nuova programmazione nello spazio di Piazza dei Satiri dedicato all’arte contemporanea e ad altre manifestazioni culturali che vedrà l’istituzione impegnata per tutto il 2024 sul territorio romano, seguendo la “Via Pulchritudinis” ovvero la già iniziata strada della bellezza attraverso l’arte.

 

La mostra si articola come una raccolta antologica che, giocando con l’espressione “cuatro decada” – “cuatro de cada”, in italiano “quattro decadi – quattro di ognuno”, esporrà quattro elementi per ogni periodo tematico della produzione di Mariano Villalta Lapayés selezionati appositamente per lo spazio espositivo. Saranno visibili opere note e materiali inediti del poliedrico artista spagnolo che, giunto a Roma giovanissimo, fu fulcro di quella generazione di artisti, scrittori e intellettuali che attivarono il dibattito culturale della città nel secondo dopoguerra.

 

Madrileno di origine, negli anni Cinquanta Mariano Villalta Lapayés era già così noto da attirare l’attenzione di Pablo Picasso, il quale lo invitò nella sua residenza a Vallauris, in Francia, dove assieme rimasero per diversi mesi dedicandosi alla pittura e stringendo un’amicizia destinata a durare tutta la vita. Fu Picasso stesso a consigliare lui di recarsi a Roma, città nella quale la ripresa culturale aveva attirato numerose personalità internazionali. Qui il giovane pittore vinse due borse di studio, una con il Governo Italiano e l’altra con il Ministero degli Affari Esteri, che diedero lui la possibilità di radicarsi nel territorio non soltanto come artista, ma come punto di riferimento per la vita sociale dell’epoca. A Roma Mariano Villalta Lapayés incontrò anche l’amore di una vita, Anna Maria Marzi, con la quale si stabilì in Piazza dei Satiri 49, nei pressi dello spazio espositivo dove è accolta la mostra Mariano Villalta - Cuatro DeCada.

 

La sua casa, celebre tra gli amici per avere “sempre le porte aperte”, fu luogo di scambio e fruizione di arte, cultura e politica nel circolo di intellettuali che si era creato sul territorio. “Pittori, scrittori, giornalisti, gente del cinema, della diplomazia e dell’aristocrazia si sono riuniti nello studio di Mariano Villalta”, si legge nella sezione Venticello Romano in un periodico del 1959: numerose sono le testimonianze dell’epoca che riportano del fermento culturale che ruotava attorno a Mariano Villalta Lapayés. Tra i più celebri personaggi ai quali la sua figura è legata si annove- rano Sante Monachesi, Giuseppe Ungaretti - al quale dedicò un ritratto, e ancora a Pier Paolo Pasolini, Rafael Alberti, Manolo Mompó e José Ortega, Sergio Selva ed Henry Inlander, con i quali condivideva vita e lavoro tra Roma e il borgo di Anticoli Corrado.

 

Nel 1972, il Comune di Roma gli conferì una Medaglia d’oro per i meriti artistici, tanto fu intenso il suo impegno sul territorio. Nell’arco della sua vita Villalta Lapayés sperimentò differenti forme artistiche quali pittura, scultura, affreschi come quelli realizzati per la Chiesa di Santa Chiara a Roma e vetrate per il Santuario di Collevalenza; fu chiamato a realizzare un murale per il Consolato di Spagna e si dimostrò all’altezza anche della tecnica del mosaico quando fu incaricato di valorizzare i palazzi dell’Obra Pia del centro storico di Roma.

 

  C U A T R O D E C A D A

 

 

Fu poi chiamato personalmente da Onassis a lavorare su grandi opere murali tra Londra, New York e Atene; a stroncare una carriera dall’altissimo potenziale fu la morte precoce all’età di cinquantasei anni, avvenuta all’improvviso nel suo studio a Roma.

Esposto in retrospettiva nel 1987 anche al Museo Reina Sofia di Madrid, l’allora Museo Español de Arte Contemporaneo, “il gentile, valoroso e nobile cavaliere” Villalta Lapayés fu salutato dai suoi più cari amici e colleghi con caloroso affetto e stima, come testimonia la poesia a lui dedicata da Rafael Alberti. La mostra Mariano Villalta - Cuatro DeCada, oggi, vuole restituire al pubblico romano un’immagine storicizzata ma ancora attuale dell’artista, riscoprendo un maestro della pittura che nella capitale poté realizzare il suo sogno di dedicare la vita all’arte, ritenendosi per sempre “infermo della malattia della sensibilità, che è l’arte”.

 

Mariano Villalta Lapayés fu una figura paradigmatica del suo tempo e ponte tra Italia e Spagna, rivelando connessioni spesso celate nelle storie dell’arte che attraverso la mostra promossa da La Casa di Tela emergono con una rilettura contemporanea. In un percorso tematico tra opere pittoriche, documenti e fotografie originali che raccontano uno spaccato nascosto della Roma d’epoca, la mostra intende valorizzare e riscoprire la pluralità di temi e valori che hanno contraddistinto la vicenda umana e quella artistica di Mariano Villalta Lapayés.