Lo Strillone: difficile valorizzare i beni culturali con leggi e regolamenti incoerenti su Milano Finanza. E poi Arena di Capua, Waterstone, arazzi medicei

“Difficile valorizzare i beni culturali quando leggi e regolamenti sono a dir poco incoerenti”. Milano Finanza fa il suo mestiere di quotidiano economico, e analizza la cosiddetta “Riforma Franceschini” dal lato, appunto, finanziario. “Conservazione, promozione e valorizzazione dei beni culturali andrebbero correlate tra loro all’interno di un programma unitario e coerente di agevolazioni fiscali, che […]

Difficile valorizzare i beni culturali quando leggi e regolamenti sono a dir poco incoerenti”. Milano Finanza fa il suo mestiere di quotidiano economico, e analizza la cosiddetta “Riforma Franceschini” dal lato, appunto, finanziario. “Conservazione, promozione e valorizzazione dei beni culturali andrebbero correlate tra loro all’interno di un programma unitario e coerente di agevolazioni fiscali, che abbia come obiettivo quello di premiare le iniziative imprenditoriali che interessano direttamente questi beni, e quindi di favorire le ricadute che esse sono in grado di generare sul tessuto economico e sociale del Paese”. E le proposte quali sono? “Alla luce dell’odierna ridotta disponibilità di fondi pubblici da destinare alla gestione dei beni culturali e artistici, occorre pensare a un assetto maggiormente organico delle diverse agevolazioni fiscali attualmente previste. Sarebbe, in particolare, auspicabile un regime delle agevolazioni che, proprio nella consapevolezza dell’odierna ridotta disponibilità oltre alla conservazione dei beni culturali (tramite un ridotto prelievo fiscale a carico dei relativi possessori) – anche la relativa promozione e valorizzazione, favorendo le iniziative imprenditoriali che interessino direttamente questi beni”.

Spalti e muri devastati dalle erbacce. La lenta agonia dell’Arena di Capua”. Fa tappa in Campania l’inchiesta infinita sullo stato del patrimonio italiano che il Corriere della Sera affida a Gian Antonio Stella: “Cercansi spericolati arrampicatori free climbing per impresa temeraria: scalare gli spalti più impervi dell’Arena di Capua per togliere arbusti e alberelli che li stanno devastando. C’è una difficoltà superiore al 4 grado, però: gli scalatori dovrebbero farlo per amore. La soprintendenza, a quattrini, è messa male male”. Countdown Expo: La Stampa anticipa il Made in Italy e i 250 eventi culturali che si troveranno nel Waterstone di Intesa Sanpaolo: “Sei mesi intensissimi per comunicare e condividere l’eccellenza del made in Italy nella cultura e nell’impresa. Si farà questo nello spazio espositivo di Intesa Sanpaolo – Officiai Global Partner di Expo Milano 2015 che si affaccia sul Decumano. Si chiama Waterstone perché l’architetto De Lucchi l’ha immaginato come una sequenza di tre sassi levigati dall’acqua di quattro cascate che scorrono tra le connessioni”. Moda e arte su Il Sole 24 Ore, con gli arazzi medicei che sbarcano a Milano con Gucci: “Dopo il debutto alle Scuderie del Quirinale, approda a Milano per Expo la mostra II principe dei sogni. Giuseppe negli arazzi medicei di Pontormo e Bronzino. Main sponsor della grande mostra è Gucci, ancora una volta impegnata come ambasciatore della cultura italiana”.

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Massimo Mattioli

Massimo Mattioli

É nato a Todi (Pg). Laureato in Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Perugia, fra il 1993 e il 1994 ha lavorato a Torino come redattore de “Il Giornale dell'Arte”. Nel 2005 ha pubblicato per Silvia Editrice il libro “Rigando dritto.…

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