Ideologie e paradossi. Al Torrione Passari di Molfetta

Torrione Passari, Molfetta – fino al 29 dicembre 2014. Nei suggestivi ambienti dell’edificio rinascimentale è di scena “Eppur si muove”, rinnovato appuntamento con l’arte contemporanea a cura di Michela Casavola e Giacomo Zaza. Per riflettere su ideologie e verità, fra popolo Rom e Centro America.

La collettiva Eppur si muove, allestita nel suggestivo spazio rinascimentale del Torrione Passari, riunisce le opere di artisti internazionali come Regina José Galindo, Luca Vitone, Lázaro Saavedra e Liudmilla & Nelson, e pone al centro la riflessione sulle attuali dinamiche politiche ed economiche mondiali, rese ormai fluide e non più confinabili in rigidi confini ideologici, benché ancora influenzate dal senso di appartenenza e nazionalità.
È a partire da questo ragionamento, sviluppato attraverso varie tecniche, che si sviluppano le creazioni degli autori in mostra. Il titolo, tratto dalla celebre frase di Galileo Galilei, è anche quello dell’opera di Luca Vitone, che occupa la sala circolare del torrione e rappresenta la conclusione della ricerca sul viaggio del popolo Rom dall’India, terra d’origine, all’Italia; la bandiera nera con ruota rossa, simbolo di questa etnia, si trasforma in un enorme mappamondo da cui emerge solo il tragitto dell’emigrazione, che diventa a sua volta metafora di un ipotetico “ritorno a casa”.

Regina José Galindo, Tierra, 2013 - frame da video

Regina José Galindo, Tierra, 2013 – frame da video

Le azioni e i video di Regina José Galindo sono invece lo specchio della situazione drammatica del Guatemala che, uscito almeno sulla carta da una sanguinosa guerra civile durata trentasei anni, è ancora turbato da ingiustizie e violenze; nuda, rannicchiata e cosparsa di carbone, o immobile mentre una ruspa rimuove il terreno intorno a lei, o, ancora, anestetizzata, la Galindo racconta il dramma del suo Paese, le discriminazioni razziali e sessuali, gli abusi perpetrati da chi detiene il potere.
Un potere, politico ed economico, che diventa bersaglio della critica degli artisti cubani: Lázaro Saavedra, protagonista dagli Anni Ottanta della Nuova Arte Cubana, denuncia le contraddizioni del Paese in cui vive, traducendo questi paradossi sociali in opere – dagli “hombrecitos” al Detector de idelogías – in cui è evidente uno spirito critico, satirico e cinico, rivolto verso un’ideologia ormai superata. Un’incoerenza di fondo che emerge dalle visioni surreali del duo Liudmilla & Nelson, basate sulla sovrapposizione di più immagini in un rapporto tra documento e “costruzione fantastica”. Le vedute cittadine di La Habana diventano il crocevia tra passato, presente e futuro, un accostamento di contesti differenti tra loro che la fotografia contribuisce a fondere in un qualcosa che non è più la realtà ma la sintesi di un nuovo paesaggio urbano.

Isabella Battista

Molfetta // fino al 29 dicembre 2014
Eppur si muove
a cura di Michela Casavola e Giacomo Zaza
TORRIONE PASSARI
Via Sant’Orsola 7
080 3349052
[email protected]
www.torrionepassari.it

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/38373/eppur-si-muove/

 

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Isabella Battista

Isabella Battista

Classe 1985, Isabella Battista vive a Bari. Laureata in Storia dell’Arte all’Università degli Studi di Bari, è giornalista pubblicista dal 2013. Con una forte propensione alla didattica museale e artistica, ha collaborato con diverse istituzioni con progetti per sensibilizzare il…

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