Per aggiunta e sovrapposizione

Da Cesare Manzo a Pescara, una personale di Maurizio Cannavacciuolo ripercorre gli ultimi anni della produzione dell’artista napoletano. Lavori affascinanti che portano in superficie un background complesso. Fino al 26 novembre.

Vistare una personale di Maurizio Cannavacciuolo (Napoli, 1955), come del resto di molti pittori contemporanei, apre a possibilità di riflessione che il singolo quadro nega. La visione d’insieme rivela una volontà profondamente democratica: gli oggetti più disparati convivono, non tanto come opposti, ma come particolari, frammenti, percorsi di pensiero che si affastellano, sovrappongono e coagulano con i vicini. Analogo il rapporto tra le superfici: i partiti decorativi del fondo, la cui precisione è ai limiti dell’assurdo, scompaiono, in maniera un tantino autodistruttiva, di fronte a elementi e strutture, per riapparire ancora, come simulacri (di simulacri).

Particolari e decorazione posti sullo stesso piano, riflettono le relazioni che si instaurano anche tra figurazione e astrazione. Gli stessi veicolano richiami a diverse culture arricchendo il portato filosofico. Una volta fuori, sembra che l’inseguimento e il tempo abbiano più valore della meta e dello spazio raggiunti.

Gianmaria de Lisio

Pescara // fino al 26 novembre
Maurizio Cannavacciuolo
CESARE MANZO
Via Umbria 48
085 297206

[email protected]
www.galleriamanzo.it


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