Come sono andate le aste di Sotheby’s a Londra. I numeri di Evening Sale e In Context Italian Art

Non solo fiere durante la settimana di Frieze a Londra. La scorsa sera infatti si sono svolte da Sotheby’s due aste dedicate all’arte italiana e a quella contemporanea internazionale. E le sorprese non sono mancate.

Di fronte a un pubblico da grandi occasioni, si sono svolte ieri sera le due aste di Sotheby’s dedicate all’arte italiana e all’arte contemporanea internazionale. E se la prima ha deluso, la seconda ha ringalluzzito gli animi.

GLI ITALIANI ALL’ASTA: GLI EXPLOIT E I FLOP

Sembra non abbiano sortito gli effetti sperati i tentativi fatti da Sotheby’s per rilanciare l’arte italiana sul mercato internazionale: pare infatti rimanere immutato il trend discendente di cui sembra essere vittima l’arte italiana. Per combattere il calo di interesse e la progressiva difficoltà a reperire pezzi all’altezza delle aspettative di Londra, sono state incluse tra i lotti opere di Uecker, Opalka, Kusama e Klein. Il catalogo prende spessore e l’idea è decisamente buona e lungimirante, ma non si assiste all’auspicata inversione di rotta. L’asta ha faticato; in numero di lotti invenduti è sopra la media (68,9% di lotti venduti) e il totale di £ 18.4 milioni è inferiore di circa 5 milioni rispetto a quello dell’anno scorso. Exploit per la bellissima Superficie rigata del 1961 di Enrico Castellani per la quale il martello è sceso a 900.000 sterline; sfiorato il record per la grande Addizione di Alighiero Boetti del 1982 venduta per 2 milioni di sterline (più il buyers premium), mentre la Mappa del 1983 si ferma a 700.000. Sono andati bene i Motociclisti del 1967 di Michelangelo Pistoletto – 1.250.000 sterline, il dipinto di Gino de Dominicis del 1997 – 190mila, e L’Orchestra del 1958-59 di Marino Marini – 630.000 sterline, ma hanno fatto una certa impressione i flop di alcuni Fontana, Melotti e Scarpitta.

Alighiero Boetti, Addizione.

Alighiero Boetti, Addizione.

CONTEMPORARY ART EVENING SALE: I NUMERI DELL’ARTE INTERNAZIONALE

Come si accennava prima, si è respirata tutt’altra atmosfera durante la seguente Contemporary Art Evening Sale, che è stata per certi versi avvincente. In questo caso, gli inglesi hanno migliorato la performance dello scorso anno totalizzando un venduto di 50.3 milioni di sterline, che consolida la serie positiva partita nel 2014 con 28.2 milioni, proseguita nel 2015 con 36.3 milioni e nel 2016 con 47.9 milioni. Record per tre artisti: Joseph Albers, Thierry de Cordier e Alex da Corte. Il favoloso Homage to the Square: Temperate del 1957 di Albers è passato di proprietà per 1.900.000 sterline (è sempre escluso il buyer’s premium), la Tempesta di De Cordier per 310.000, mentre la “matricola” da Corte è arrivata a 32.000 sterline. Bene, o molto bene per Tillmans, Hodgkin, Andreson, Wool e soprattutto per David Hockney e Philip Guston. Ma sono molti i lotti venduti sopra la stima massima. Tra i pochi invenduti, invece, si segnalano a sorpresa Rudolf Stingel e Jean-Michel Basquiat.

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Redazione

Redazione

Artribune è una piattaforma di contenuti e servizi dedicata all’arte e alla cultura contemporanea, nata nel 2011 grazie all’esperienza decennale nel campo dell’editoria, del giornalismo e delle nuove tecnologie.

Scopri di più