Coast to Coast. Parlano Pistoletto e Moio&Sivelli

Appena conclusasi alla Galleria civica Kortil di Fiume, “Coast to Coast” ha invitato Michelangelo Pistoletto e Moio&Sivelli a un confronto espositivo intergenerazionale attorno allo scottante tema del Mediterraneo. In una doppia intervista, Artribune trasferisce in parole il dialogo per opere.

Mediterraneo. Mille flutti, tutti diversi. Eppure, son tutti mare. Luogo simbolico e concreto perfetto per l’idea di dialogo tra entità sì diverse, ma accomunate nella fratellanza. Di cose, persone, ma soprattutto culture. Ecco perché Coast to Coast ha chiamato a colloquio artisti che, da sempre, fanno della comunicazione un fulcro della loro ricerca.
Nodale per lo storico Michelangelo Pistoletto (Biella, 1933) che, dagli specchi includenti il fruitore nell’opera fino a Cittadellarte, da sempre opera per l’integrazione tra menti e tra l’arte e ogni altro settore della società. E centrale anche per i giovani Moio&Sivelli (Luigi Moio, Napoli, 1975; Luca Sivelli, Napoli, 1974), acuti indagatori di scarti, preconcetti, stereotipi e straniamenti della percezione insita in ogni messaggio, e delle loro ricadute sociali e sociologiche, oltre che visive.
Ma oggi, in tempi di emergenze umanitarie e culturali, arte, comunicazione e Mediterraneo cosa significano?

Il Mare Nostrum coacervo di vite, e oggi purtroppo anche di morti, con le sempre crescenti emergenze migratorie. Il motto umanitario “Prima le persone, poi le frontiere” è sentito da artisti come voi, da sempre abituati a travalicare altre frontiere, quelle tra generi? E in ogni caso, la libertà dell’arte come può mettersi al servizio di una crescita collettiva?
Michelangelo Pistoletto: Dalla fine dell’Ottocento, l’artista assume un’autonomia crescente, staccandosi dai sistemi rappresentativi del sociale, religiosi o politici, e dalle relative frontiere. L’autonomia diventa responsabilità. Oggi dal sé si deve passare al noi. Noi artisti dobbiamo aprire i rapporti col mondo attraverso la capacità di cambiare, modificare, produrre differenze e nuova arte. La società deve essere la nuova arte.
Moio&Sivelli: Le frontiere sono da sempre emanazione del potere politico-economico, sono fantasmi. Le persone sono la vita e abitano la terra. Gli artisti filtrano la storia, scrivendone gli appunti. Like a seagull intende lanciare un messaggio di apertura verso l’altro, per una maggiore consapevolezza di sé e per godere delle differenze, vivendole come ricchezza e non come paura.

Coast to Coast, Fiume 2015 - Michelangelo Pistoletto

Coast to Coast, Fiume 2015 – Michelangelo Pistoletto

Vi è più senso di dolorosa impotenza o di coinvolta speranza nel vostro porvi, come persone-artisti, innanzi all’eterna domanda del ruolo dell’arte nel mondo?
P.: Avviando Love difference nel 2002, avevamo la sensazione di molte più possibilità per reti di intesa culturali con ricaduta politica. Oggi, la speranza di più rapidi sviluppi si è tradotta in attesa e grande timore. Vi sono molte meno possibilità di agire culturalmente quando si è, come adesso, in pieno conflitto. Noi dobbiamo però continuare a lavorare per cambiare una mentalità non solo nel Mediterraneo, ma nel mondo.
M.&S.: Siamo ottimisti, dunque coinvolta speranza! Anche se, paradossalmente, dalle orribili distruzioni come quelle di Palmira, il ruolo dell’arte è sempre più’ chiaro. L’arte è vita e suo testimone perfetto.

Frequenti viaggi e contatti con altre culture e nazioni sono nell’esperienza di tutti voi tre. Amare le differenze, sorvolare in abbraccio come un gabbiano tutto il mondo. Almeno tre ispirazioni importanti che avete ricevuto da altri Paesi e culture.
P.: Posso segnalare alcuni esempi socialmente attivi: Rick Lowe (Texas), fondatore del progetto Row Houses, che invece di rappresentare le persone bisognose rende loro possibile acquisire abitazioni grazie a sistemi costruttivi e di finanziamento innovatori; Jonaas Staal (Olanda), fondatore del New World Summit, organizzazione il cui obiettivo è costruire “parlamenti alternativi” dedicati a comunità non attualmente riconosciute all’interno delle strutture istituzionali; il Bait al Karama (Palestina), centro interamente gestito da donne per le donne, che coniuga attività imprenditoriali in ambito alimentare con attività artistiche e culturali ed è il primo convivium palestinese di Slow Food.
M.&S.: Napoli è la radice, sotterranea e portante. La Spagna del Sud e il Marocco, la luminosità della scoperta, il primo viaggio. Londra i contrasti, il confrontarsi, paesaggio di umanità. E una quarta ispirazione: la Cina, dove stranamente riesci a “sentirti” nella moltitudine.

Coast to Coast, Fiume 2015 - Moio&Sivelli

Coast to Coast, Fiume 2015 – Moio&Sivelli

Ulteriori frontiere abbattute in questa mostra sono quelle tra generazioni artistiche: di cosa i giovani Moio&Sivelli desiderano arricchirsi, nel dialogo con la generazione storica e con Michelangelo Pistoletto in particolare, e di cosa lo storico Michelangelo Pistoletto nei riguardi della nuova generazione tutta e di Moio&Sivelli nello specifico?
P.: Penso che le nuove generazioni debbano essere capaci di produrre una reale innovazione nella società mondiale partendo dalla legge “trinamica” della creazione; che è incontro, innesto, connessione, fusione di due unità da cui nasce una terza unità, prima inesistente. Si riparte da due come da Moio&Sivelli.
M.&S.: A lavori installati abbiamo voluto scattare personalmente le foto della mostra… abbiamo visto la nostra videoinstallazione specchiarsi nell’esperienza di un grande artista, è stata una fusione emozionante.

Diana Gianquitto

Fiume // fino al 18 ottobre 2015
Coast to Coast
a cura di Ludovico Pratesi e Chiara Pirozzi
GALLERIJA KORTIL
Strossmayerova 1
+38 (0)55 1377065
www.rijeka.hr/kultura

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/48198/michelangelo-pistoletto-moiosivelli-coast-to-coast/

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Diana Gianquitto

Diana Gianquitto

Sono un critico, curatore e docente d’arte contemporanea, ma prima di tutto sono un “addetto ai lavori” desideroso di trasmettere, a chi dentro questi “lavori” non è, la mia grande passione e gioia per tutto ciò che è creatività contemporanea.…

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