Zeng Fanzhi. Cinquant’anni ed essere al top

59 milioni di euro di fatturato in un anno. Non male per un pittore a metà carriera, non credete? Abbiamo fatto qualche conto in tasca al cinese Zeng Fanzhi.

CHI È ZENG FANZHI
Ha solo cinquantuno anni, viene dalla Cina centrale, da Wuhan, che della provincia di Hubei è la capitale. Si chiama Zeng Fanzhi e in Oriente – e non solo – è una vera star delle aste. Tanto che solo lo scorso anno ha raggiunto un fatturato di oltre 59 milioni di euro.
Pur non facendo politica, il suo lavoro è intriso dell’immaginario culturale rivoluzionario e della Cina di Mao, dell’habitat in cui è cresciuto, reinterpretato attraverso le emozioni personali del maestro d’Oriente. La sua fortuna corrisponde all’ascesa e all’interesse guadagnato dall’arte cinese nel primo decennio del nuovo millennio.

Zeng Fanzhi, dalla serie Maschere, 1999

Zeng Fanzhi, dalla serie Maschere, 1999

I SUCCESSI IN ASTA
In questa congiuntura favorevole, il suo lavoro guadagna risultati record a Londra, negli Stati Uniti e naturalmente a Hong Kong, dove nell’ottobre 2013, da Sotheby’s, la sua Ultima Cena (2001) – una rivisitazione del capolavoro di Leonardo da Vinci – raggiunge addirittura i 23 milioni di dollari. Le cronache dell’epoca parlano di una stima iniziale di 10 milioni per il lavoro acquistato e poi venduto dal barone e dalla baronessa Guy e Myriam Ullens de Schooten. Un record, questo, che lancia il lotto nel gotha dei quindici migliori risultati per l’arte contemporanea e che ha ulteriormente rinfocolato l’interesse per l’arte asiatica.
Se il 2014 non è stato è stato generoso come il precedente, ha comunque confermato uno status, battendo molte delle sue opere per cifre tra il milione e i tre milioni di dollari sulle piazze di Londra, New York e Hong Kong. Dove, insieme alla Cina, ça va sans dire, si concentra il mercato di questo artista molto amato anche negli Stati Uniti e nell’area franco-anglofona d’Europa.

Zeng Fanzhi, Ritratto di vecchio, 2012

Zeng Fanzhi, Ritratto di vecchio, 2012

I PASSAGGI IN ITALIA
E in Italia? Lo abbiamo visto quattro volte. Nel 2005, quando ancora non era una stella del mercato, presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, nel 2008 per la mostra 21st Century China: Art between Identity and Transformation al Palazzo delle Esposizioni di Roma, nel 2009 alla Biennale di Venezia e infine, sempre in laguna, nel 2011 a Palazzo Grassi nell’ambito della mostra The World Belongs to You.

Santa Nastro

Articolo pubblicato su Artribune Magazine #24

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Santa Nastro

Santa Nastro è nata a Napoli nel 1981. Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università di Bologna con una tesi su Francesco Arcangeli, è critico d'arte, giornalista e comunicatore. Attualmente è vicedirettore di Artribune. È Responsabile della Comunicazione di FMAV Fondazione…

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