Lora Lamm: grafica da un mondo perduto

Milano, Anni Cinquanta. Lora Lamm è l'autrice dei manifesti pubblicitari della Rinascente. Un mondo lontanissimo, che rivive fino al 21 luglio al Max di Chiasso.

È un mondo diversissimo da quello di oggi, forse ormai perduto per sempre, quello evocato dalla mostra su Lora Lamm (Arosa, 1928), grafica pubblicitaria della Rinascente dal 1954 al 1963. Osservando i manifesti, gli inviti, i bozzetti esposti si intuisce l’atmosfera della Milano Anni Cinquanta, centro di cultura aperto alle innovazioni. Si capisce come La Rinascente fosse una catena commerciale che puntava alla qualità, sfiorando l’artisticità. E si capisce soprattutto come il mondo della grafica e della pubblicità fosse guidato da nobili intenti, funzionali al profitto, sì, ma espressi in uno stile franco e raffinato, sia nelle immagini che negli slogan. Senza alcun bisogno di atteggiarsi nominando la “creatività” ogni due parole e infarcendo il discorso di anglicismi.
Lo stile di Lora Lamm era pulito, fresco, falsamente ingenuo e soprattutto raffinatissimo. Pochi segni e tocchi di colore delineano figure che paiono abbozzate ma riescono a essere altamente metaforiche. Intuizioni fatte di piccoli sfasamenti, incroci tra disegno e colore, deviazioni spensierate ma rigorose dal canone modernista: insomma disegni pubblicitari che si possono guardare come fossero opere d’arte. Ricca e documentata, l’esposizione affianca ai manifesti stampati i bozzetti originali, e propone anche biglietti d’invito, annunci delle sfilate e carte da pacco. Una sala, poi, presenta la grafica di Max Huber, collega della Lamm alla Rinascente: il suo è uno stile più geometrico e razionale ma altrettanto fulminante nelle invenzioni.

Gianni Gianella, Microcosmo, 1991 - Collezione privata

Gianni Gianella, Microcosmo, 1991 – Collezione privata

Accanto al Max, lo Spazio Officina ospita una retrospettiva di Gianni Gianella, artista ticinese scomparso otto anni fa. Una scoperta non priva di interesse: la costante che unifica il suo eclettismo estremo è la ricerca di un tocco di originalità, soprattutto nei collage e nelle tecniche miste, ma anche quando persegue una poetica più tradizionalista.

Stefano Castelli

Chiasso // fino al 21 luglio 2013
Lora Lamm – Grafica a Milano 1953-1963
M.A.X. MUSEO
Via Dante Alighieri 6
Gianni Gianella – Pittura dal paesaggio all’interiorità dell’anima
SPAZIO OFFICINA
Via Dante Alighieri 4
[email protected]
www.maxmuseo.ch

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Stefano Castelli

Stefano Castelli

Stefano Castelli (nato a Milano nel 1979, dove vive e lavora) è critico d'arte, curatore indipendente e giornalista. Laureato in Scienze politiche con una tesi su Andy Warhol, adotta nei confronti dell'arte un approccio antiformalista che coniuga estetica ed etica.…

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