Chiara Dynys al Poldi Pezzoli. Analogie e similitudini

Tra Piero della Francesca e l’artista mantovana comincia un dialogo, che proseguirà fino a fine giugno. Il tempo dell’arte, chiuso nelle sale del museo di via Manzoni a Milano, decide quale relazione visuale, tra simboli e geometrie, instaurare.

Il San Nicola da Tolentino, conservato ed esposto al Museo Poldi Pezzoli, è un dipinto su tavola di medie dimensioni, attribuito a Piero della Francesca, del 1454-1469. Si tratta del secondo pannello a destra di quello centrale, rispetto allo smembrato, e parzialmente disperso, Polittico di Sant’Agostino. L’opera raffigura il santo agostiniano, accompagnato dalla stella che sarebbe apparsa in cielo al momento della sua nascita.
L’attenta definizione fisiognomica del volto del santo e la posa solenne sono caratteristiche improntate a creare un solido equilibrio geometrico, che lascia filtrare la luce emanata dallo sfondo in maniera limpida, illuminando i colori e schiarendo le ombre. Lo spazio pittorico è costruito con estrema semplicità: su una base di marmo screziato si imposta una balaustra marmorea con specchiature colorate, oltre la quale si vede un cielo azzurrino. Da ricordare che qui l’uso di uno sfondo celeste, invece del tradizionale fondo oro, è segno di una certa pregevole autonomia creativa.

Piero della Francesca, San Nicola da Tolentino, 1464-1469

Piero della Francesca, San Nicola da Tolentino, 1464-1469

A partire da una lettura formale e concettuale di quest’opera di chiaro effetto e intensità, Chiara Dynys (Mantova, 1958) allestisce la mostra Simboli e geometria in Piero della Francesca nel Salone dell’Affresco del Museo Poldi Pezzoli. “Ho costruito un’installazione decagonale in cui l’opera di Piero si specchia frontalmente in un mio lavoro delle identiche dimensioni, dove ho ‘trasfigurato’ l’aureola, l’astro e il dito puntato verso il cielo”, ha dichiarato l’artista. Intorno si alzano otto pareti, ognuna delle quali ospita un mio lavoro di minore formato”, spiega l’autrice. “Sono teche di cristallo, argento, colore e specchio, che riflettono il dipinto di Piero e i visitatori, fra le forme colorate, geometriche e cosmiche, che affiorano sulla loro superficie”.
La pala di Piero della Francesca appare accompagnata da un’installazione semicircolare, a dieci lati che ne esalta, per l’appunto, forme simboliche e geometrie, facendoli riemergere, almeno in apparenza, decuplicati e riflessi in nove lavori composti prevalentemente da materiali quali: vetro, argento, specchio e colori. In mostra è stata anche installata una scultura di dimensioni maggiori, che si rivolge frontalmente al San Nicola da Tolentino e lo contiene; conferendo un moto circolare a connessioni, prettamente metaforiche, tra ritmi ed epoche diversi.

Ginevra Bria

Milano // fino al 24 giugno 2013
Chiara DynysSimboli e geometria in Piero della Francesca
a cura di Fiorella Minervino
Catalogo Allemandi
MUSEO POLDI PEZZOLI
Via Manzoni 12
02794889
[email protected]
www.museopoldipezzoli.it

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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