Sotheby’s alla conquista dell’Asia centrale. A Londra è in corso una mostra-mercato dedicata ai grandi autori che arrivano dalla regione del Caucaso: zona di talenti e di nuovi collezionismi

È la prima selling exhibition dedicata all’arte contemporanea dell’Asia Centrale e Caucasica. Ad ospitarla è Sotheby’s, dal 4 al 12 marzo, nella sua sede londinese. At the Crossroads nasce per indagare la scena artistica dell’Armenia, Azerbaijan, Kazakhstan, Kyrgyzstan, Tajikistan e Uzbekistan, dall’anti-conformismo e dal realismo sociale degli anni ’60, fino alle nuove correnti. Il titolo […]

È la prima selling exhibition dedicata all’arte contemporanea dell’Asia Centrale e Caucasica. Ad ospitarla è Sotheby’s, dal 4 al 12 marzo, nella sua sede londinese. At the Crossroads nasce per indagare la scena artistica dell’Armenia, Azerbaijan, Kazakhstan, Kyrgyzstan, Tajikistan e Uzbekistan, dall’anti-conformismo e dal realismo sociale degli anni ’60, fino alle nuove correnti. Il titolo rimanda alla fase transitoria in cui si trovano i Paesi di quest’area geografica, sia in termini socio-politici che di produzione artistica: fase che li vede impegnati nell’esplorazione della loro identità e del loro patrimonio culturale. Collocati a metà tra Oriente e Occidente, questi artisti combinano la tradizione e il folklore dei territori d’origine con le pratiche contemporanee occidentali.
Le 47 opere in mostra presentano un range di prezzi che va dai $3.000 di base, fino ai $500.000 per un ritratto del compositore russo Dmitri Shostakovich, firmato dell’artista Tair Salakhov (Azerbaijan, 1928). Il dipinto è datato 1987, quando la politica del disgelo era in corso in tutta l’Unione Sovietica: un’atmosfera ben diversa rispetto ai tempi oscuri in cui Shostakovich veniva denunciato da Stalin, subendo all’isolamento artistico e alla repressione.

Mahmud Rustamov, Glamour Genetics, 2012 - courtesy foto Sothebys

Mahmud Rustamov, Glamour Genetics, 2012 – courtesy foto Sothebys

Tra gli altri highlights anche opere dell’artista del Kyrgyzistan Vyacheslav Akhunov, che nel 1970 creava lavori della dimensione di un notebook, per poterle nascondere all’interno dei libri ed evitare la censura. In mostra 33 di questi fogli, con fotografie di astronauti che hanno viaggiato nello spazio tra il 1961 e il 1971, circondate da brani scritti a mano che glorificano la Patria socialista e il popolo sovietico: i testi diventando via via più illeggibili, fino a tramutarsi in scarabocchi senza senso.
Sotheby’s, che è alla costante ricerca di nuovi mercati, con questa mostra punta a un’area che negli ultimi anno ha registrato una crescita rapidissima, anche in ambito artistico. Bidzina Ivanishvili, uno degli uomini più ricchi della Georgia, che ha grazie all’estrazione mineraria ha accumulato un patrimonio finanziario, nel 2006 aveva acquistato da Sotheby’s “Dora Maar au Chat”, opera di Picasso de 1941, arrivando a spendere 95.2 milioni di dollari.

– Martina Gambillara

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Martina Gambillara

Martina Gambillara

Martina Gambillara (Padova, 1984), laureata in Economia e Gestione dell'Arte, si è interessata fin dai primi anni dell'università al rapporto tra arte e mercato, culminato nella tesi Specialistica in cui ha indagato il fenomeno della speculazione nel mercato dell'arte cinese…

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