Anche il borgo di Bracciano ha la sua art week dedicata all’arte contemporanea
Contaminazione e identità, queste le parole chiave della prima edizione della BAW: Bracciano Art Week; una manifestazione che intende animare il borgo attraverso l’arte, la musica e la creatività in generale

È Contemporary Bloom il tema della prima edizione della BAW, Bracciano Art Week che, dal 15 al 18 maggio, si propone di far “fiorire” il borgo all’insegna di arte musica, cinema e libri.
La manifestazione, a cura di Marisa Ludmilla Pustka e Massimiliano Ionta, e realizzata con il contributo di tanti attori diversi, intende proprio trasformare il centro storico di Bracciano in un museo diffuso; offrendo ai visitatori la possibilità di perdersi tra vicoli e piazze, entrando liberamente in chiese, chiostri, studi e case d’artista che accolgono opere, installazioni e piccole mostre.
Alla BAW di Bracciano le parole d’ordine sono contaminazione e identità
Come ha sottolineato Francesca Rossi, direttrice del Museo Civico di Bracciano e membro del comitato organizzativo del progetto: “le parole chiave di questa manifestazione sono contaminazione e identità”.Contaminazione, per sottolineare la compresenza e il dialogo tra medium diversi: pittura, scultura, opere digitali e immersive; a cui si aggiungono anche cinque rassegne collaterali di musica, cinema e letteratura, ideate per creare nel centro uno spazio espositivo in cui vivere esperienze diffuse. Identità, perché, come ha osservato la stessa direttrice: “l’arte si inserisce nei luoghi fondanti del borgo, facendone rivivere la storia anche attraverso le persone che li abitano”.

Alcune opere da non perdere alla Bracciano Art Week
Tra le opere da non perdere si segnalano quelle nel Complesso di S. Maria Novella, come: l’installazione video a quattro canali Barosphere_1, di Maix Mayer (Lipsia, 1960), a cura di Tanja Lelgemann, che esplora il rapporto tra cinema italiano, in particolare di Antonioni e architettura modernista. Opera in cui l’artista si sofferma sulla struttura della scala come metafora di elevazione e ascesa. L’installazione immersiva Beyond the light di Point Zero Collective, che indaga il mistero del cosmo e il legame invisibile tra l’uomo e l’infinito, coinvolgendo direttamente lo spettatore che si ritrova immerso in un bagno di luce dinamico e vibrante. Ancora gli Encaustic improvisations di Peter Flaccus che, nonostante l’allestimento un po’ penalizzante, mantengono forza e incisività per tecnica e cromatismi.

Alcune installazioni diffuse nel centro di Bracciano
Sulla scalinata del Duomo si “stendono” gli Animali in ceramica smaltata di Pietro Simonelli, sculture in cui l’artista sintetizza la sua ricerca legata ai temi del mito e della natura. Nel laboratorio Opus il vuoto è protagonista in Void Cube di Emiliano Zucchini, opera sonora interagisce con i visitatori. I Pensieri Appesi diFlavia Martinelli, teli di cotone, organza e merletti, ricamati con versi dell’artista che, come panni stesi all’aria, poeticamente vestono via del Pescino. Singolare anche la Turista per…Casa di B.Zarro, che può essere letta come un invito a concedersi del tempo per fermarsi e osservare, come suggerito dalle sedie intorno all’opera.
Bracciano Art Week un progetto che può crescere
Nel complesso la Bracciano Art week è un progetto interessante che ha potenzialità. Com’è normale che sia, la prima edizione presenta ampi margini di miglioramento, sia per le proposte artistiche quanto e soprattutto per la presentazione delle stesse; a partire dall’adozione di criteri di allestimento condivisi dagli artisti nei diversi spazi. Infine, da notare la connotazione religiosa della manifestazione, articolata per lo più in luoghi sacri con opere di carattere devozionale, che, forse, poteva essere dichiarata più esplicitamente.
Ludovica Palmieri
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