Artribune lancia una nuova newsletter, si chiamerà PAX e sarà dedicata al turismo culturale: abbonatevi
Dopo Incanti, Render e Tailor, l’ecosistema mail di Artribune lancia una quarta newsletter verticale incentrata sul turismo culturale come chiave di comprensione dei territori e delle comunità che li abitano. Prima uscita a febbraio 2026; ma è già possibile abbonarsi
Anno nuovo, nuova newsletter. Il buon riscontro di Incanti (nata nel 2023), Render (2024) e Tailor (2025) ci spinge a lavorare ancora su un prodotto verticale, stavolta dedicato al turismo culturale. Una pubblicazione bisettimanale che uscirà a partire da venerdì 6 febbraio 2026, a venerdì alterni, con l’obiettivo di avvicinare un pubblico diversificato: tanto gli addetti ai lavori quanto gli appassionati del settore.
PAX: la newsletter di Artribune sul turismo culturale
In modo chiaro e autorevole, coinvolgendo voci competenti e scandagliando gli avvenimenti e gli snodi più rilevanti per analizzare la materia e le sue evoluzioni, affronteremo i temi del turismo culturale come chiave di comprensione dei territori e delle comunità che li abitano.
PAX – curata da Livia Montagnoli e Luisa Taliento – sarà quindi un osservatorio sulle politiche territoriali che sanno valorizzare il proprio patrimonio, ma anche una piattaforma per aggregare opportunità, buone pratiche e progetti di sviluppo turistico sano. Con storie dall’Italia e dal mondo, mappe e itinerari tematici, analisi dei trend, mobilità lenta, nuove architetture dell’hospitality.
Cos’è il turismo culturale?
Ma ci chiederemo anche cos’è oggi il turismo culturale, quali e quanti valori può assumere e perché è strategicamente importante per contrastare l’abbandono delle aree marginali da un lato, e, al contempo, l’overtourism, nel definire alternative allo sfruttamento delle città e dei paesaggi. Lo faremo con il contributo di sociologi, antropologi, scrittori, poeti, artisti, economisti, urbanisti chiamati a “raccontare” il turismo culturale dal loro punto di vista. E con l’ausilio di infografiche e mappe tematiche (economiche, storico-artistiche, architettoniche, letterarie) originali.
Tutti potranno trovare spunti utili nel nostro carosello di libri per viaggiare (in modo consapevole), mentre agli addetti ai lavori si rivolgerà lo “sportello” pensato per raccogliere bandi, progetti e opportunità per lavorare con e nel turismo culturale.
Perché PAX
Una nota finale sul nome. PAX come l’abbreviazione che, in ambito turistico internazionale, si utilizza per indicare i “passeggeri”, le persone che occupano una camera d’albergo o i partecipanti a un evento. Ma anche perché ci piace pensare che la pace sia l’ecosistema migliore e la condizione essenziale per viaggiare nel rispetto del mondo e dell’umanità. Un auspicio, ma anche un proposito (il più importante) da perseguire.
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