Artribune Travel. In viaggio alla scoperta della Piacenza contemporanea

Un nuovo viaggio di Artribune Travel che vuole cogliere il fermento culturale e artistico della cittadina emiliana, muovendosi tra gallerie e studi d’artista, spazi museali e chiese sconsacrate. Dal 28 al 30 aprile, per incontri ed esperienze esclusive

Piacenza e dintorni saranno la destinazione del nuovo viaggio di Artribune Travel, per cogliere le potenzialità di un contesto che ha sperimentato, negli ultimi anni, una forte spinta propulsiva alla modernità, varando grandi progetti diffusi e promuovendo la riapertura di alcuni importanti spazi cittadini e il rinnovamento di luoghi storici. Non a caso, il Best of 2022 di Artribune ha premiato Piacenza come Città italiana dell’anno, cogliendo la ricchezza di un’offerta culturale votata ai linguaggi contemporanei e il valore di iniziative come XNL Aperto, che ha portato i visitatori a sperimentare attraverso l’arte una nuova fruizione del territorio non solo urbano ma anche rurale. Dunque il nostro itinerario nella Piacenza Contemporanea sarà un mix di arte e design tra gallerie, studi di artisti, spazi museali e chiese sconsacrate, nella città e nei suoi dintorni. Lo faremo in compagnia della designer Sonia Pedrazzini, piacentina d’adozione, che ci guiderà all’incontro con galleristi, artisti e direttori dei musei, in un dietro le quinte della scena culturale della città vista con gli occhi di chi la anima.

Per visionare il programma di viaggio e prenotare con un clic seguire il link: https://www.artribune.com/product/piacenza-contemporanea/
Per contattare Artribune Travel scrivere a [email protected]

GIORNO 1 – PIACENZA CONTEMPORANEA TRA ARTE E DESIGN

Saranno gli spazi del contemporaneo più significativi della città a battezzare l’inizio del tour alla scoperta della scena culturale piacentina. Partendo dalla visita a XNL Piacenza in compagnia della direttrice artistica Paola Nicolin, per ripercorrere la storia del recupero dell’imponente edificio ex Enel trasformato in laboratorio di innovazione culturale. Si proseguirà poi alla volta della galleria Volumnia, introdotti alla visita dalla gallerista Enrica De Micheli, che al progetto, dedicato al design italiano del secondo Novecento, ha dato forma all’interno di una chiesa sconsacrata rinascimentale. Un’occasione per apprezzare la mostra dell’architetto e designer Franco Albini. Ma il denso programma della prima giornata prevede anche una tappa allo Spazio BFT, casa del collettivo fotografico TIFF, che ospita workshop, formazione, incontri con gli autori, biblioteca e una galleria fotografica. In chiusura si raggiungerà UNA Galleria, casa per l’arte contemporanea fondata nel 2018 da Marta Barbieri e Paola Bonino, che introdurranno gli ospiti alla visita. Anche questa tappa sarà opportunità per apprezzare la mostra collettiva con opere di Josep Maynou, Stefano Calligaro e Italo Zuffi.

 Volumnia nella chiesa sconsacrata di Sant’Agostino. Courtesy Volumnia. Photo Fausto Mazza Studio 2

Volumnia nella chiesa sconsacrata di Sant’Agostino. Courtesy Volumnia. Photo Fausto Mazza Studio 2

GIORNO 2 – DALLA CITTÀ ALLA CAMPAGNA, E RITORNO

La genesi del Museo della Merda, aperto ormai diversi anni fa nel piacentino, a Castelbosco, è strettamente connessa al progetto di economia circolare portato avanti da Gianantonio Locatelli. Nel 2015, con il collezionista Massimo Valsecchi, Locatelli ha fondato il Museo della Merda, affidandone l’allestimento a Luca Cipelletti: gli ambienti espositivi raccolgono una serie di installazioni sul tema della trasformazione, del riuso e della metamorfosi. Il letame è qui oggetto di intrattenimento, ricerca storica e tecnologica. Ma tutta l’azienda agricola è diventata a propria volta museo a cielo aperto, con interventi di land art d’autore. Da qui partirà la seconda giornata di viaggio, in compagnia di Gianantonio Locatelli. Seguirà una pausa gastronomica d’eccezione, presso l’Ostreria dei Fratelli Pavesi (Giacomo, Camillo e Giuseppe), ricavata all’interno di una corte del Novecento a Podenzano, nella pianura piacentina. Dopo pranzo, prima di tornare in città, visita al Museum in Motion di San Pietro in Cerro, nel sottotetto del quattrocentesco castello dov’è allestita, dal 2001, la collezione d’arte contemporanea nata per iniziativa di Franco Spaggiari. Il rientro a Piacenza si articolerà, nel secondo pomeriggio tra l’archivio di William Xerra a Palazzo Marazzani Casali (in compagnia dell’artista e del critico Eugenio Gazzola), la galleria Jelmoni Studio Gallery, fondata nel 1995 per promuovere l’arte contemporanea internazionale, e la galleria Biffi Arte, che ha sede nel Palazzo Marazzani Visconti e si affaccia sulla basilica più antica della città.

Castelbosco. Courtesy Museo della Merda. Photo Henrik Blomqvist

Castelbosco. Courtesy Museo della Merda. Photo Henrik Blomqvist

GIORNO 3 – L’INCONTRO CON GLI ARTISTI PIACENTINI

L’ultimo giorno è dedicato agli artisti piacentini, che accoglieranno il gruppo nei loro studi, a partire dalla guida del viaggio Sonia Pedrazzini, che nel suo atelier illustrerà il progetto Le Morandine, una collezione di oggetti ispirati alle opere di Giorgio Morandi. A seguire, un’incursione nella chiesa sconsacrata di San Cristoforo darà accesso al peculiare Piccolo museo della Poesia, primo progetto museale in Europa dedicato alla poesia. Guida alla visita sarà il direttore Massimo Silvotti. Si proseguirà alla volta di un nuovo studio visit, accolti dall’artista piacentina Claudia Losi, mentre protagonisti dell’ultimo studio visit della mattinata saranno i Masbedo, duo artistico formato da Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni che esplora la commistione di diversi linguaggi artistici, tra video, installazione, cinema, performance, teatro d’avanguardia e sound design. Per la pausa pranzo si tornerà a bussare alla porta della galleria Volumnia, dove nel 2022 ha preso vita il progetto gastronomico IO Luigi Taglienti, dal recupero della vecchia falegnameria annessa al monastero. Davide Groppi, light designer di fama nazionale chiuderà in bellezza il tour, conducendo il gruppo alla scoperta del suo Teatro, uno spazio concepito come un percorso attraverso le estetiche e i significati di un’azienda che sa utilizzare la luce per costruire infiniti racconti.

Masbedo. Il Rimedio della Fortuna foto di Attilio Marasco. Sentieri Selvaggi e Fanny Ardant

Masbedo. Il Rimedio della Fortuna foto di Attilio Marasco. Sentieri Selvaggi e Fanny Ardant

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Redazione

Redazione

Artribune è una piattaforma di contenuti e servizi dedicata all’arte e alla cultura contemporanea, nata nel 2011 grazie all’esperienza decennale nel campo dell’editoria, del giornalismo e delle nuove tecnologie.

Scopri di più