L’Ucraina promuove il turismo nonostante la guerra. O proprio “grazie” alla guerra

Il portale dedicato alla promozione turistica del Paese propone percorsi in aree e città devastate dalla guerra, per narrare la loro storia di coraggio e resistenza. Intanto però, per motivi di sicurezza, Eurovision ha deciso che terrà la prossima edizione del contest in Gran Bretagna e non in Ucraina, come da regolamento

È senza dubbio un’azione di marketing controcorrente quella avviata dall’Ucraina per rilanciare il turismo nel proprio Paese. Teatro di guerra dallo scorso 24 febbraio, l’Ucraina porta avanti con orgoglio e fierezza il proprio messaggio di resistenza contro l’invasione russa anche attraverso la promozione turistica, occasione, per chi vorrà, di visitare un Paese che sta combattendo strenuamente per la libertà e di ascoltare e vedere dal vivo ciò che sta accadendo in questo momento. “Visitare l’Ucraina ora non significa solo passeggiare per le strade delle belle città e scoprire com’è il Paese”, si legge sul portale Visit Ukraine“Significa seguire le orme dei difensori, vedere come le città si stanno riprendendo dagli orrori, guardare negli occhi di persone le cui vite non saranno più quelle di prima. Scoprire l’Ucraina oggi significa vedere come vivono le persone in attesa della grande vittoria e sentire il battito del cuore di tutto il mondo libero. Siate testimoni della grande storia e fate un viaggio in Ucraina con noi”.

Kiev, Ucraina

Kiev, Ucraina

L’UCRAINA RILANCIA IL TURISMO NONOSTANTE LA GUERRA

Sul sito web sono proposti diversi itinerari, incluse località particolarmente martoriate dai bombardamenti, tra cui Mariupol, definita la “città dell’invincibilità e dell’eroismo”“in futuro ti inviteremo a visitare la città dell’invincibilità e dell’eroismo. Il più grande dolore e cuore della guerra… Potremo camminare con voi per le strade e i luoghi di Mariupol… vedere la città nuova e ricostruita, che brillava di colori vivaci. Le nostre guide professioniste ti racconteranno gli eventi della guerra, ma nell’aria ci sarà un odore di pace. La ricostruita Mariupol ti delizierà con parchi, vicoli, fontane e mare rinnovati”, si legge nella presentazione dell’itinerario in città. Insomma, la campagna di promozione turistica dell’Ucraina è fortemente ancorata ai fatti del presente ma allo stesso tempo guarda con speranza al futuro, certi che tutto tornerà come un tempo. Intanto, si promuovono le visite nel Paese, non solo per quando la guerra sarà finita, ma già a partire da adesso, nonostante i fatti bellici: “c’è un crescente interesse verso il nostro Paese in guerra, da parte di visitatori noti e anche comuni cittadini di paesi esteri”, dichiara all’Adnkronos Mikhailo Nepran, primo vicepresidente della Camera di Commercio dell’Ucraina. “Sperimentare la fuga in un rifugio in seguito a un allarme antiaereo, come accaduto durante la visita di Angelina Jolie, stuzzica la fantasia di tanti a cui piacciono questi viaggi a rischio”.

Kiev. Photo Eugene

Kiev. Photo Eugene

L’UCRAINA E IL TURISMO PER RACCONTARE LA GUERRA

Una tipologia di turismo che a quanto pare l’Ucraina vuole provare a promuovere, anche e soprattutto per risollevare un settore che da mesi è più che in ginocchio: “dall’esperienza dei paesi che hanno vissuto la guerra, sappiamo che il numero dei turisti aumenterà. Sono sicura che molte persone vorranno visitare i luoghi che sono diventati simbolo della distruzione causata dalla occupazione russa: Irpin, Bucha, l’isola dei Serpenti, Chornobaivka”, spiega sempre all’Adnkronos Mariana Oleksiv, capo dell’Agenzia statale per il turismo dell’Ucraina. “Ad oggi sappiamo che nei primi quattro mesi del 2022 nel budget statale è stato versato un 18% di tasse in meno provenienti dal comparto rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. È questa è solo la punta dell’iceberg, perché di solito la stagione turistica in Ucraina inizia a giugno e dura fino a ottobre. Il periodo delle maggiori perdite economiche arriva adesso”. La guerra sicuramente influenzerà il turismo che verrà anche dal punto di vista “concettuale”, con percorsi e itinerari che racconteranno quanto sta accadendo in questi mesi: “l’ufficio del presidente sta elaborando il piano di ricostruzione del paese per i prossimi 10 anni”, continua Oleksiv. “Nel piano sono inclusi i rami principali dell’economia e del turismo. Abbiamo creato un gruppo di lavoro che si occupa di elaborare la definizione delle direzioni principali di ripristino del settore. Stiamo pianificando come e cosa ci sarà da introdurre nel Paese quando la guerra sarà finita. In quali luoghi creare i memorial e i percorsi di cordoglio, dove raccogliere i mezzi militari distrutti lasciati dai rashisti, come creare un promemoria di cosa accade al nemico, quando noi difendiamo la nostra terra”.

L’EUROVISION SONG CONTEST 2023 SI TERRÀ IN GRAN BRETAGNA

È di queste ore inoltre la notizia che la prossima edizione dell’Eurovisione Song Contest – vinto quest’anno dall’Ucraina che, secondo regolamento, dovrebbe ospitare la manifestazione del 2023 – si terrà nel Regno Unito. La motivazione è naturalmente legata all’attuale situazione del Paese, per motivi di sicurezza si è deciso così di optare per questa scelta. A dare la notizia è la European Broadcasting Union (EBU), organizzatrice dell’evento, e la BBC, invitata dall’EBU a svolgere il ruolo di Host Broadcaster. La città che ospiterà il contest sarà decisa prossimamente.

– Desirée Maida

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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