100 anni di turismo italiano: l’ENIT apre il suo archivio storico digitale con un virtual tour

Ecco come consultare l’archivio online e accedere alla passeggiata virtuale

Oltre 100 mila tra diapositive, foto e manifesti che raccontano l’Italia e la storia secolare del suo turismo: si tratta del patrimonio culturale conservato nell’Archivio storico di ENIT, Ente nazionale del Turismo italiano, ora digitalizzato e messo a disposizione del pubblico online. Un progetto di sistematizzazione, catalogazione, studio e valorizzazione avviato in occasione dell’anniversario dei cento anni dalla fondazione di ENIT (avvenuto nel 2019) e destinato ad ampliarsi nel tempo con il progressivo riaffiorare dei materiali. L’obiettivo su cui si sta concentrando il team di ENIT è ritrovare, in particolare, i manifesti artistici commissionati dall’ente tra gli anni ’20 e gli anni ’70 per promuovere l’Italia all’estero: molto di questo materiale è andato disperso ed è ora rintracciabile nei canali del mercato, oppure all’interno di gallerie e collezioni private. Il termine massimo del progetto è fissato per il 2023, entro il quale si stima di raggiungere i 160 mila reperti di archivio. 

COSA TROVARE NELL’ARCHIVIO DEL TURISMO ITALIANO

L’apertura dell’archivio online, testimonianza dell’incontro tra la creatività italiana e l’evoluzione sociale della Penisola durante il suo sviluppo turistico, rappresenta “un’occasione per ricostruire la grande produzione cartellonistica dell’Agenzia, di proprietà o per commissione, culminando nella costituzione di un archivio unico centralizzato che racconti la storia dell’Italia attraverso il suo patrimonio culturale”, come spiegano gli organizzatori. Tra le opere, sono presenti i manifesti storici e le foto con estratti dei lavori documentaristici cinematografici commissionati da Enit al celebre regista italiano Luciano Emmer, che raccontavano le bellezze dell’Italia attraverso lo “storytelling dei sentimenti”; le campagne pubblicitarie firmate dai migliori designer degli anni ’30-’40-’50, che hanno indirizzato l’Italia verso la ripresa post bellica e siglato alleanze strategiche con importanti enti statali del settore, oltre a promuovere concorsi e campagne fotografiche per documentare lo stato d’essere delle risorse italiane.

ARCHIVIO E DIGITALIZZAZIONE

Per ricercare un’opera, una stampa o una fotografia, è possibile fare una ricerca semplice o avanzata inserendo la tipologia, l’autore o la datazione di interesse: i risultati ottenuti possono anche essere scaricati in alta definizione cliccando su “Info download”. Più coinvolgente e interattivo, invece, è il virtual tour a cui è possibile accedere a questo link: si tratta di una piattaforma 3D concepita come un effettivo luogo espositivo che conferisce al patrimonio una dimensione interattiva, tecnologica e globale inedita. È possibile muoversi a 360 gradi, ascoltare approfondimenti audio guida e interagire con le opere esposte. 

RACCONTARE LA STORIA DEL TURISMO ITALIANO

“Sempre crescenti le esclamazioni di meraviglia suscitate dalla tradizionale industria dell’accoglienza italiana. Per preparare il ritorno alla normalità, il contesto storico ci porta ad andare alla ricerca di strategie per anticipare il viaggio con il pensiero come fosse un sogno da immaginare e realizzare”, ha spiegato il Direttore Enit Giovanni Bastianelli.In 100 anni il movimento turistico è esploso da 900mila visitatori nel 1911 a quasi 64 milioni di arrivi odierni. L’apporto al sistema economico dal 1924 ad oggi è passato da 2 miliardi e mezzo di lire a quasi 42 miliardi di euro”. “Enit sta mettendo in campo nuovi modi per conservare, arricchire e mettere a disposizione il nostro patrimonio culturale a beneficio dei cittadini di oggi e delle generazioni future”, ha aggiunto la Direttrice Marketing Enit Maria Elena Rossi. “Una declinazione della cultura turistica che comunica le proprie attrattive in modo coinvolgente e seducente”.

– Giulia Ronchi 

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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