Italiani in trasferta. A Santiago del Cile le vedute romane di Carlo Gavazzeni Ricordi

Al Museo d’arte contemporanea di Santiago del Cile il fotografo milanese, appartenente alla famiglia della celebre casa discografica Ricordi, espone grandi fotografie della città eterna

Dopo il successo della personale allestita lo scorso inverno alll’Ermitage di San Pietroburgo, la serie fotografica di vedute romane di Carlo Gavazzeni Ricordi (Milano, 1965) approda ora in Cile, presso il Museo d’arte contemporanea di Santiago. Inaugurata in contemporanea alla mostra di Le Corbusier y el sur de America – un omaggio al fondatore dell’architettura moderna del XX secolo, a 50 anni dalla sua scomparsa – Memoria della retina è curata dallo storico dell’arte Claudio Strinati. Si tratta di sedici grandi fotografie della città eterna, ma ritratte con uno sguardo innovativo, grazie alla tecnica del doppio e triplo scatto. “La mia idea“, spiega Gavazzeni Ricordi, “è quella di giocare con l’impressione della luce, che porta un segreto, come se potesse raccontarti tutto ciò che è successo attraverso gli anni”. La personale propone una sintesi del lavoro realizzato dall’artista milanese per le sue mostre romane, ed in particolare in occasione dell’incarico ricevuto da Pirelli Cultura di ritrarre il Teatro di Villa Torlonia – luogo d’ispirazione neoclassica in cui si raccolgono le sculture realizzate dagli allievi di Berthel Thorvaldsen – di cui è riuscito a cogliere la magia, per comunicarne la suggestione prima dell’intervento di restauro di Pirelli, e la stratificazione storica.

FAMIGLIA LEGATA ALL’ARTE E MUSICA
Gavazzeni Ricordi appartiene ad una famiglia da generazioni legata alla storia dell’arte e della musica: grazie a suo nonno, il direttore d’orchestra Gianandrea Gavazzeni, e a sua nonna, Maria Ricordi Delle Piane, della famiglia della celebre casa discografica, ha conosciuto direttamente o indirettamente buona parte della cultura artistica e musicale del ’900, da Leonard Bernstein a Luchino Visconti, decidendo di intraprendere poi la strada della fotografia. “Gavazzeni è una personalità unica nel panorama artistico italiano di questi anni“, sottolinea Strinati “Apparentemente rientra nella grande categoria dei fotografi d’arte. Ma in realtà ha rielaborato la tecnica fotografica in un modo personalissimo, attraverso un percorso di ricerca e di studio. Il risultato finale è una specie di stratificazione di molte immagini con luci diverse, una cifra stilistica che è nello stesso tempo fotografica e pittorica”.

Carlo Gavazzeni Ricordi – Memoria della retina
Mac – Museo d’arte contemporanea di Santiago del Cile
4 novembre al 22 gennaio 2017
www.mac.uchile.cl/

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Redazione

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