Pino Pascali, il cinema e la tv. Appuntamento trasversale al Teatrino di Palazzo Grassi di Venezia

Un Pascali inedito a Venezia nel parallelo con Pasolini della studiosa Francese Valerie Da Costa, e nel film di Marco Giusti che racconta Pascali nella tv e nella pubblicità, dai Caroselli al rapporto con Lodolo film. Se ne parla a Palazzo Grassi


Pino Pascali
attraversa tutti i linguaggi dell’arte, dalla pittura alla scultura, dal disegno pubblicitario animato alla performance, alla scenografia televisiva. Temi che aprono a molte ricerche successive e tutt’ora indagati dalle nuove generazioni di artisti e critici. La studiosa francese Valérie Da Costa, ad esempio, nel suo ultimo libro Pino Pascali. Retour à la Méditerranée (Les Presses du Réel, 2015), prima monografia in lingua francese sull’artista italiano, affronta il rapporto complesso di Pascali con il concetto di “mediterraneità” ponendo particolare attenzione alle sue ricerche antropologiche a partire da opere come Le Penne di Esopo, conservata al Centre Pompidou a Parigi, e La Vedova Blu, conservata al Museo Ludwig di Vienna. L’autrice, storica dell’arte specializzata sulla scultura italiana, docente all’Università di Strasburgo, propone una lettura critica in chiave antropologica molto innovativa del lavoro dell’artista, aprendo un possibile dialogo con il paesaggio mediterraneo nella filmografia di Pasolini.

PASCALI E L’IMMAGINE
Il rapporto dell’artista con l’immagine in movimento sarà al centro di una serata in programma il 29 novembre a Venezia al Teatrino di Palazzo Grassi, una collaborazione tra Palazzo Grassi – Punta della Dogana e la Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare. E il rapporto con l’immagine in movimento torna nell’intervento di Marco Giusti, autore di Pino Pascali o le trasformazioni del serpente (2003), prodotto dalla Rai e insignito del Premio Pino Pascali nello stesso anno, successivamente acquisito nella collezione della Fondazione, che sarà proiettato a seguito della conversazione. Nell’ambito dell’incontro interverranno Rosalba Branà, direttrice della Fondazione Pino Pascali, Valérie da Costa, docente all’Università di Strasburgo, Marco Giusti, critico cinematografico e autore televisivo, moderati da Santa Nastro di Artribune.

IL FILM DI GIUSTI
Pascali ha avuto un rapporto intensissimo con “le immagini in movimento”, iniziando una collaborazione con la Lodolo film sin dal 1958, un anno prima del suo diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma, un sodalizio che durò sino al 1967. Sandro Lodolo, titolare della casa di produzione pubblicitaria, e Pino Pascali nel ruolo di creativo, realizzarono innumerevoli spot e cartoons pubblicitari. Rimangono a testimoniarlo i moltissimi disegni, schizzi, bozzetti per Carosello e sigle televisive. Negli stessi anni l’artista lavora come aiuto-scenografo in Rai per trasmissioni di gran successo quali Biblioteca di Studio 1 (1964). Sono sue le scenografie per brevi fiction musicali come: Primula Rossa, La storia di Rossella O’Hara, I tre Moschettieri, Al Grand Hotel, Il Fornaretto di Venezia. Per la pubblicità realizza dal 1958 al 1966 molti spot a colori.

Martedì 29 novembre 2016 – ore 18
Teatrino di Palazzo Grassi
San Marco 3260 – Venezia
www.palazzograssi.it
www.museopinopascali.it

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Redazione

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