Quelli che non erano a Basel stamattina probabilmente erano a Londra nella Turbine Hall della Tate Modern ad emozionarsi sentendo i discorsi di Sir Nicolas Serota, leggendario direttore delle gallerie Tate, di Francis Morris – da poco nominata direttrice della Tate Modern – del Ministro della Cultura Ed Vaizey e del neo sindaco Sadiq Khan: tutti riuniti per tenere a battesimo la nuova ala del museo, progettata da Herzog&deMeuron.
L’emozione era quella che si può vivere davanti alla nascita di una nuova era per l’arte, proprio come recitava il motto posto sopra al palco dei relatori: Art changes, we change.

UNA COLOSSALE OPERAZIONE DI FUNDRAISING
“Una nuova cattedrale per la cultura contemporanea accessibile a tutti”: l’ha definita Serota “uno dei più grandi progetti politici e filantropici che il Regno Unito abbia vissuto negli ultimi anni”. Così la descrivono i numeri, un fundraising colossale: 260 milioni di sterline provenienti in parte da significative donazioni pubbliche – 50 milioni dal governo, 7 dal Greater London Authority e 1 milione dal Council di Southwark – con consistenti contributi da fondazioni, aziende e privati.
Il traguardo è più che importante: la Switch House che conta dieci piani non è solo un’appendice della già esistente Boiler House, l’intero museo ha infatti subito un’intera trasformazione, assumendo una veste molto più contemporanea e internazionale, con uno spazio più esteso da dedicare a fotografia, performance e film.

LE GALLERIE, DOPO L’ADDIZIONE
L’intera collezione permanente, come sempre accessibile gratuitamente, conta oltre 800 opere di 300 artisti provenineti da 50 paesi: dal Cile all’India, dalla Russia, al Sudan e alla Thailandia. Il 75% delle opere sono acquisizioni successive all’apertura della Tate nel 2000, metà delle opere sono di artiste. La collezione è organizzata per temi: Start Display, in The Studio, Artist and Society, Materials and Objects, Media Networks, Between Object & Architecture, Performer & Partecipant, Living Cities, queste alcune delle sezioni. Tra tutte, incanta l’Artist Room dedicata a Louise Bourgeois, con le opere tarde dell’artista.
Grazie all’addizione, la Tate Modern guadagna un 60% di spazio che comprende anche un ristorante con vista panoramica e la terrazza al decimo piano, per far viaggiare lo sguardo sullo skyline londinese a 360 gradi. In occasione dell’opening e per le tre settimane consecutive sono previsti molti eventi speciali e aperture serali per i weekend. Tra le performance imperdibili, quella di Peter Liversidge con oltre 500 coristi provenienti da tutta Londra e gli interventi di Tania Bruguera e Tino Sehgal.
Barbara Martorelli