Quante lacrime ci costa quest’America… cantava Mario Merola in Lacrime napulitane, una famosissima canzone del 1981 che raccontava le vicende dei meridionali immigrati negli Stati Uniti. Oggi a traslocare, a spostarsi nella Grande Mela sono anche gli artisti da tutta Italia, e certo non piangono né emigrano, anzi, fanno le mostre!
Fino all’8 luglio ce ne è una in particolare, It occurs to me that I am America, che mette insieme il meglio della curatela e della giovane arte nostrana trapiantata a New York. Alessandro Facente, Ludovica Capobianco, Veronica Santi e Giulia Trabaldo Togna hanno infatti invitato presso l’Istituto Italiano di Cultura a New York gli artisti coetanei o quasi
Matteo Callegari, Arianna Carossa, Danilo Correale, Alessandro Del Pero, Renato D’Agostin, Andrea Mastrovito, Maria Domenica Rapicavoli e Gian Maria Tosatti.
Ispirato ai versi che Allen Ginsberg pubblicò nel 1956 dall’emblematico titolo America la mostra intende individuare una nuova generazione di artisti italiani che opera a New York. Attraverso il loro lavoro si possono individuare similitudini e diversità, ma anche il racconto della grande sfida che spetta a costoro, di integrarsi, di emergere e di valorizzare il proprio lavoro nel contesto più meritocratico, ma anche più competitivo del mondo. Tutte le immagini dalla collettiva.
http://www.iicnewyork.esteri.it/