Charlie Hebdo non dimentica. Ecco l’agghiacciante copertina che il settimanale dedica agli attentati jihadisti a Bruxelles

Anche per chi non conosce i dettagli, il valore simbolico dell’immagine appare chiaro: un uomo in primo piano, una vignetta che domanda “Papa où t’es (Papa, dove sei)”, e intorno brandelli di corpi umani – braccia, gambe, un occhio – che rispondono “Qui“, “là“, “Anche di là“. È un pugno allo stomaco, il disegno con […]

Anche per chi non conosce i dettagli, il valore simbolico dell’immagine appare chiaro: un uomo in primo piano, una vignetta che domanda “Papa où t’es (Papa, dove sei)”, e intorno brandelli di corpi umani – braccia, gambe, un occhio – che rispondono “Qui“, ““, “Anche di là“. È un pugno allo stomaco, il disegno con il quale Charlie Hebdo sceglie di commentare la tragedia che ha colpito “Il Belgio disorientato”: autore l’attuale direttore del giornale satirico, il caricaturista Laurent Sourisseau, che si firma come Riss. Una ferita ancora aperta, quella di Charlie, duramente colpito in prima persona dall’assalto jihadista che il 7 gennaio dello scorso anno ne decimò la redazione. Nei particolari, l’uomo raffigurato nella caricatura è il cantante belga Stromae, e le citazioni testuali vengono da uno dei suoi brani più celebri, intitolato appunto Papa où t’es…

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Massimo Mattioli

Massimo Mattioli

É nato a Todi (Pg). Laureato in Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Perugia, fra il 1993 e il 1994 ha lavorato a Torino come redattore de “Il Giornale dell'Arte”. Nel 2005 ha pubblicato per Silvia Editrice il libro “Rigando dritto.…

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