Un pezzo della Reggia di Versailles diventerà un hotel di lusso. In cambio di tanti soldi: ecco un esempio da seguire per i nuovi direttori dei musei italiani

Con le dibattutissime nomine dei 20 direttori dei maggiori musei italiani, l’Italia ha fatto un deciso passo in avanti – pur con diversi distinguo, che abbiamo già argomentato – verso standard internazionali nella selezione di coloro chiamati a guidare e valorizzare in nostro patrimonio. Ora – accettando il rischio di rafforzare le ragioni di chi […]

Con le dibattutissime nomine dei 20 direttori dei maggiori musei italiani, l’Italia ha fatto un deciso passo in avanti – pur con diversi distinguo, che abbiamo già argomentato – verso standard internazionali nella selezione di coloro chiamati a guidare e valorizzare in nostro patrimonio. Ora – accettando il rischio di rafforzare le ragioni di chi ci ha dato degli esterofili – segnaliamo una nuova notizia in arrivo da oltrefrontiera: che anzi buttiamo sul tavolo come fattispecie da prendere a esempio per la nuova classe direttoriale, se sarà realmente orientata a sublimare la conservazione con la valorizzazione in chiave sostenibile e contemporanea.
La notizia arriva dalla Francia, dove – reggetevi forte – tra qualche anno sarà possibile dormire e vivere per qualche giorno alla Reggia di Versailles. L’amministrazione del celebre sito, proprietà dello Stato, ha infatti appena indetto una gara d’appalto relatiova alla trasformazione di tre edifici afferenti alla reggia in un albergo di lusso. Messa così, ammettiamo, suona un po’ estrema come cosa: ma va specificato che si tratta di tre edifici – il Petit Contrôle, il Pavillon des premières cent marches e il Grand Contrôle – che si trovano al di fuori del circuito delle visite, inutilizzati da almeno sette anni, posti a ridosso del limite esterno di Versailles. Un esempio, per fare qualche caso ponderato sugli specifici siti, che non sarebbe impensabile replicare alla Reggia di Caserta.
Il gestore dell’albergo – specifica La Stampa – dovrà accollarsi le spese per rendere di nuovo agibili gli edifici, adesso in condizioni pessime, una cifra stimata fra i quattro e i sette milioni di euro. Almeno altri quattro anni serviranno per sistemare l’interno, con lavori che saranno controllati assiduamente dalla sovrintendenza. L’ingresso al futuro hotel sarà dall’esterno della reggia, dalla rue de l’Indépendance americaine.

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Redazione

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