Roma ritrova un tesoro medievale: restituiti al mondo gli affreschi del convento dei Santi Quattro Coronati. Sotto gli sguardi delle monache di clausura  

Vivono lì, recluse in un silenzio ascetico, senza affacciarsi al mondo. Le suore Agostiniane di clausura – ospiti del Convento dei Santi Quattro Coronati a Roma, fondato nel 1116 da Papa Pasquale – da anni ricevono però delle visite insistenti. E ancor di più ne riceveranno, da qui in futuro. A rivoluzionare la tranquilla routine delle sorelle […]

Vivono lì, recluse in un silenzio ascetico, senza affacciarsi al mondo. Le suore Agostiniane di clausura – ospiti del Convento dei Santi Quattro Coronati a Roma, fondato nel 1116 da Papa Pasquale – da anni ricevono però delle visite insistenti. E ancor di più ne riceveranno, da qui in futuro. A rivoluzionare la tranquilla routine delle sorelle fu, nel lontano 1989, l’avvio di un intervento di restauro dedicato all’importante complesso architettonico, la cui prima basilica risale al VI secolo. Accade poi a un certo punto, tra la pulitura di una parete e la sverniciatura di un soffitto, che agli occhi dei restauratori si palesasse un tesoro: 300 mq di affreschi d’epoca medievale, all’interno della cosiddetta Aula Gotica, risalenti a una fase pre-giottesca (1246-1255). Un preziosissimo exemplum di quella che fu l’origine della grande tradizione pittorica italiana.
Si tratta per lo più di scene a tema profano, attribuite in larga parte a Terzo Maestro di Anagni, per una carrellata variopinta di raffigurazioni metaforiche: le quattro stagioni, le arti, i segni zodiacali, le costellazioni, i vizi e le virtù, fino alla figura di Salomone con il capo coronato da un diadema. Un gioiello dal valore inestimabile, tale da tramutare il convento sul Colle Celio in una meta turistico-culturale di rilevanza internazionale.

Ettore Roesler Franz – Il monastero dei Ss. Quattro Coronati – 1884 (Museo di Roma)

Ettore Roesler Franz – Il monastero dei Ss. Quattro Coronati – 1884

Lunga fu la strada che condusse all’occultato fregio. Dal giorno dell’ingresso in abbazia trascorsero infatti sette anni, prima della scoperta. Tanto ci misero le monache, gelose della loro riservatezza, a concedere le autorizzazioni necessarie: già nel 1989 Francesca Matera, restauratrice, e Andreina Draghi, direttrice del Museo Nazionale di Palazzo Venezia, avevano iniziato i lavori all’interno della chiesa e della piccola cappella di San Silvestro, per conto della Soprintendenza. Subito venne programmato un intervento di descialbo anche per gli ambienti della clausura, ma solo nel 1996 la madre badessa Maria Rita Mancini acconsentii all’ingresso, accompagnando le due esperte al primo piano, fin nell’Aula Gotica. Tolti via dei frammenti di intonaco lilla e di calce, la scena fu subito chiara: quelle mura nascondevano un’incredibile decorazione pittorica, conservata ottimamente sotto gli strati. Bastò un minimo restauro, dopo lapulizia e il consolidamento, per riportare l’affresco duecentesco alla sua bellezza originaria, in quella che – come l’iconografia adesso suggeriva – doveva essere l’aula di giustizia di un tribunale ecclesiastico.

Roma Basilica dei Santi Quattro Coronati - Aula Gotica, dettaglio affreschi

Roma Basilica dei Santi Quattro Coronati – Aula Gotica, dettaglio affreschi

L’ultima fase del lunghissimo iter si è compiuta tra la primavera e l’estate 2014. Grazie a un finanziamento di 150mila euro, messi a disposizione da Arcus, società privata sostenuta dal Ministero dei Beni Culturali, il convento si è dotato di un percorso indipendente, che consentirà al pubblico di accedere senza disturbare la privacy delle auguste residenti. Nel frattempo, Arcus ha consentito anche il restauro del chiostro – splendido esempio di architettura cosmatesca, con un delizioso giardino, diversi reperti archeologici e una fontana – contando sul sostegno del World Heritage Fund.
Così, in questo luogo austero, fra le tre cappelle e il reliquiario in cui riposa la testa di San Sebastiano, fra le spesse mura che proteggono secoli di storia e di vita conventuale, il tempo continua a scorrere placido. Da oggi dischiudendo al mondo una nuova stanza delle meraviglie. E qualcuno già la chiama la “Cappella Sistina del Medioevo”.

–      Helga Marsala

Convento dei Santi Quattro Coronati
Via dei Santi Quattro 20, Roma
tel +39 06-70475427
http://www.santiquattrocoronati.org/

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Ha innsegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a…

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