Artisti scienziati al Kilometro Rosso: inedito progetto di residenza per il polo tecnologico di Bergamo, che ospita nei suoi laboratori sette creativi

“Bisogna fare uscire fuori il Leonardo che è in noi”. Metafora calzante quella usata da Agustin Sanchez, docente dell’Accademia Carrara di Bergamo, nel presentare il concept di Artist-in-residence Kilometro Rosso: progetto che nasce con l’ambizione di scardinare il concetto classico di residenza d’artista. Uscendo dalla consueta dinamica dell’incrocio tra spazi espositivi, centri di formazione e […]

“Bisogna fare uscire fuori il Leonardo che è in noi”. Metafora calzante quella usata da Agustin Sanchez, docente dell’Accademia Carrara di Bergamo, nel presentare il concept di Artist-in-residence Kilometro Rosso: progetto che nasce con l’ambizione di scardinare il concetto classico di residenza d’artista. Uscendo dalla consueta dinamica dell’incrocio tra spazi espositivi, centri di formazione e gallerie; camminando in un ambito dal respiro più ampio, là dove la necessità di creare nuove connessioni che esulino dall’esclusivo orticello dell’arte diventa opportunità per testare nuove prospettive e possibilità. Non è speso a caso il nome di Leonardo, icona di versatilità e curiosità a largo raggio, artista sì ma anche scienziato: all’innovazione guarda allora in modo specifico il progetto, portando sette artisti “figli” della Carrara – per quattro mesi – a stretto contatto con altrettanti soggetti attivi all’interno del Kilometro Rosso, parco tecnologico alle porte della città lombarda, hub di eccellenze nel campo della sperimentazione.
Una full immersion nella prassi laboratoriale, in dinamiche e logiche professionali diversissime da quelle dell’arte, ma in qualche modo omogenee al percorso di ogni singolo partecipante; la creazione di rapporti dialettici che seminano nuove intuizioni, modellando esempi di produzione dell’opera che vanno oltre i canali consolidati, ormai asfittici, del triangolo tra artista, gallerista e collezionista. “Vogliamo che i giovani artisti imparino a individuare strade nuove per sostenere il proprio lavoro” spiega Alessandra Pioselli, direttrice della Carrara, “considerando l’azienda privata non come un semplice sponsor cui rivolgersi per avere denaro, ma come soggetto da coinvolgere in modo attivo nel processo creativo”. Bando dunque all’artista che si presenta all’industriale con il cappello in mano, sì invece alla costruzione di progettualità partecipate, condivise, che facciano percepire l’arte come uno dei campi possibili per sviluppare strategie di comunicazione d’impresa.
Hanno partecipato alla fase sperimentale del progetto solo nomi di orbita Carrara, al lavoro in questi mesi per chiudere le opere che esporranno – proprio al Kilometro Rosso – il prossimo ottobre; ma l’idea è quella di implementare l’iniziativa aprendo i prossimi bandi di concorso a tutti i giovani artisti attivi su tutto il territorio nazionale. Il gioco delle coppie ha portato Diego Caglioni negli avveniristici laboratori di meccatronica della Intellimech, Francesco Crovetto presso Italcementi; Barbara Boiocchi negli spazi di Umania, società attiva nel campo dell’innovazione del prodotto. E poi ancora Simone Longaretti alla Petroceramics, azienda che fornisce di elementi in ceramica l’industria aeronautica; Matteo Maino all’Istituto Mario Negri; Federica Mutti alla Brembo, azienda leader nel campo dei sistemi frenanti; Lia Ronchi allo Studio Caiazza & Co.

– Francesco Sala

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