New York Updates: il senso di Frieze per il cibo. Non esiste al mondo una fiera più gourmet di questa, ecco perché e percome

Un aspetto interessante di Frieze New York riguarda il food. I due direttori della fiera lo dichiarano apertamente nelle interviste e non vogliono far apparire la grande presa gourmet della fiera come un fatto casuale: “siamo convinti che i pubblici siano molto simili e dunque investiamo molto sulla cosa“. Quale cosa? Una cosa che è piuttosto […]

Un aspetto interessante di Frieze New York riguarda il food. I due direttori della fiera lo dichiarano apertamente nelle interviste e non vogliono far apparire la grande presa gourmet della fiera come un fatto casuale: “siamo convinti che i pubblici siano molto simili e dunque investiamo molto sulla cosa“. Quale cosa? Una cosa che è piuttosto unica a livello mondiale nel panorama delle fiere: laddove una normale rassegna raggiunge accordi con uno o due caterer per garantire cibo e bevande ai propri visitatori, Frieze gestisce nel tendone sull’isola di Randall’s ben sette fornitori. Sette diverse offerte gastronomiche, dal caffè di qualità alla pizza passando per il cinese e la gelateria italiana. Un impegno notevole che è valorizzato ancor di più dalle tipologie di scelte: mai banali e sempre sul pezzo, consentono a collezionisti e galleristi di provare un piatto dai protagonisti più à la page dell’offerta di ristorazione cittadina.
I caterer, infatti, sono tutt’altro che banali: prendete Roberta’s, pizzeria di qualità aperta qualche anno fa in quel di Bushwick, un luogo remoto dove la schiacciante maggioranza dei collezionisti ospiti della fiera non andrà, ma questo non impedirà loro di provare la piccola margherita. Stesso discorso per Mission Chinese: ha aperto nel Lower East Side nel 2012 ed è diventato un autentico caso a New York, tanto che alcuni importanti giornali lo segnalano come apertura più importante dello scorso anno. Ebbene Frieze già ce l’ha tra i suoi ristoranti. Ci sono poi offerte hipster come Frankie Spuntino, ristorante trendy italian themed di BoCoCa, altro quartiere dove molti non potranno andare ma i cui sapori sono disponibili in fiera. Seguono la torrefazione d’eccellenza Blu Bottle, il Court Street Grocers (sempre a BoCoCa), il The Fat Radish Cafe e il Sant Ambroeus Cafe: un’operazione che porta business alla fiera, porta soddisfazioni ai visitatori (che così sono più contenti e disponibili all’acquisto) e si presenta come un’istanza di marketing territoriale volta a valorizzare, grazie al dispositivo di Frieze, tante eccellenze territoriali newyorchesi. Nella gallery le foto di tutti i punti ristoro.

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Redazione

Redazione

Artribune è una piattaforma di contenuti e servizi dedicata all’arte e alla cultura contemporanea, nata nel 2011 grazie all’esperienza decennale nel campo dell’editoria, del giornalismo e delle nuove tecnologie.

Scopri di più