Aveva solo 42 anni: a Palermo è morto questa notte l’artista Andrea Di Marco. Un Pasolini della pittura, fino in fondo

“La pittura di Andrea annacqua a olio la percezione di un mondo così violentemente inteso e si ferma sognante e indagatrice sul più incongruo degli elementi della contemporaneità per scoprirne alla fine l’incanto e restituirne la bellezza disperata”. Lo scriveva qualche anno fa Davide Lacagnina, e l’Andrea in questione era Andrea Di Marco: e il […]

La pittura di Andrea annacqua a olio la percezione di un mondo così violentemente inteso e si ferma sognante e indagatrice sul più incongruo degli elementi della contemporaneità per scoprirne alla fine l’incanto e restituirne la bellezza disperata”. Lo scriveva qualche anno fa Davide Lacagnina, e l’Andrea in questione era Andrea Di Marco: e il tempo passato adesso diventa tragicamente necessario, perché Andrea Di Marco è morto, a Palermo, questa notte, 2 novembre, la stessa della celebrazione dei Defunti, la stessa in cui se ne andò 37 anni fa Pier Paolo Pasolini, altro grande osservatore della “bellezza disperata” della contemporaneità.
Una morte insensata, causata da una banale reazione allergica, la sua. Ma gli piacerebbe, l’associazione con il grande Pasolini: anche Di Marco voleva vivere “dentro” la società, a tutti i livelli. Tanti lo ricordano, a settembre – la foto la vedete sotto, nella gallery, una delle sue ultime – abbarbicato allo scalandrino alle prese con il suo murale per Wallz, progetto ospitato dal Laboratorio Zeta, storico spazio occupato, realtà underground con vocazione per l’impegno civile e sociale. E adesso? Adesso non è il momento di parlare di 42 anni – tanti ne aveva – vissuti intensamente; lo faremo dopo aver pianto con i suoi amici di sempre, con Alessandro Bazan, con Francesco De Grandi, con Fulvio Di Piazza, con quel gruppo che ancora credeva nella grande pittura, e faceva di Palermo una grande accademia dal sapore antico. Rapporti veri, amicizie vere, scambi di idee e di impressioni, stimoli: qualcosa di raro nell’arte, oggi.
I funerali avranno luogo sabato 3 novembre, alle 11, nella chiesetta di Santa Susanna, via Cirrincione, a Palermo (zona Fiera del Mediterraneo).

– Massimo Mattioli

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Massimo Mattioli

Massimo Mattioli

É nato a Todi (Pg). Laureato in Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Perugia, fra il 1993 e il 1994 ha lavorato a Torino come redattore de “Il Giornale dell'Arte”. Nel 2005 ha pubblicato per Silvia Editrice il libro “Rigando dritto.…

Scopri di più