Sarà Francesco Clemente a dipingere il Palio dell’Assunta ad agosto 2012. E intanto Siena mette in fila i tentativi per tornare contemporanea

La compagnia non è propriamente da buttare: solo dal 2000 a oggi – con scelte un po’ per tutti i gusti – l’incarico è andato a personaggi come Jim Dine, Loris Cecchini, Luigi Ontani (fischiatissimo il suo stupendo lavoro), fino agli ultimi, firmati da Eugenia Vanni e Francesco Carone. Qualcuno l’avrà capito: parliamo del “drappellone” […]

La compagnia non è propriamente da buttare: solo dal 2000 a oggi – con scelte un po’ per tutti i gusti – l’incarico è andato a personaggi come Jim Dine, Loris Cecchini, Luigi Ontani (fischiatissimo il suo stupendo lavoro), fino agli ultimi, firmati da Eugenia Vanni e Francesco Carone.
Qualcuno l’avrà capito: parliamo del “drappellone” – il cencio – del Palio di Siena, la cui realizzazione, per l’edizione di mezz’agosto, viene per tradizione affidata ad un importante artista. Ora Il Comune ha scelto chi sarà l’autore del Palio del 16 agosto 2012: e la selezione a ben guardare strizza l’occhio all’attualità, con un grande artista in questo periodo particolarmente sulla cresta dell’onda.
Siamo o non siamo in quello che molti hanno definito “l’anno della Transavanguardia” (affiancato all’”anno dell’Arte Povera”, ma questo è un altro discorso)? E allora ecco spuntare il nome di Francesco Clemente, che si metterà alla prova in terra Toscana, da tempo “regno” di un altro dei prodi cavalieri di Achille Bonito Oliva, Sandro Chia, vignaiolo – oltre che artista e già autore anch’egli di un palio– basato ormai da decenni nella tenuta di Castello Romitorio, a pochi chilometri da Siena.
Dal 2011, con l’arrivo del sindaco Ceccuzzi, l’attenzione per il contemporaneo a Siena sembra essere tornata in voga. Dopo gli anni delle Giunte Piccini quando la città si inventò il Palazzo delle Papesse, la creatività attuale sembrava decisamente stata messa in disparte, da qualche tempo invece si tenta un cambio di rotta che dovrà poi concretizzarsi in un grande progetto per il Santa Maria della Scala, la grande location cittadina a vocazione culturale ancora rimasta una promessa. “Siamo stati bravi“, ci hanno fonti vicine allo staff comunale quando gli abbiamo chiesto come avessero fatto a ottenere per il prossimo palio una firma come quella di Clemente.

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Redazione

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