Un tuffo al Ma(d)re? Teatro, danza, film, musica, ghiottonerie e buon vino sotto le stelle: quest’estate, a Napoli, meglio esserci che partire…

Il Madre non ci sta e rilancia. Allergico alle notizie che un giorno sì e l’altro pure lo vogliono prossimo alla morte e alla chiusura, il tanto discusso museo approfitta dell’immancabile calura partenopea per vivificare il suo splendido cortile all’aperto e riproporre l’ormai consueta rassegna Un’estate al Madre. A rinfrescare i corpi accaldati e a […]

Il Madre non ci sta e rilancia. Allergico alle notizie che un giorno sì e l’altro pure lo vogliono prossimo alla morte e alla chiusura, il tanto discusso museo approfitta dell’immancabile calura partenopea per vivificare il suo splendido cortile all’aperto e riproporre l’ormai consueta rassegna Un’estate al Madre.
A rinfrescare i corpi accaldati e a riscaldare gli spiriti intorpiditi dall’appocundria estiva ci penserà un ricco e variato menu a base di teatro, danza, cinema e musica, rispetto alle precedenti edizioni ancor più invitante e aperto a stuzzicanti e stimolanti accostamenti di linguaggi e sapori culturali.
L’imbarazzo della scelta è inevitabile: la rassegna teatrale e coreografica, che schiera nomi come Giorgio Albertazzi e punta su inedite contaminazioni, come quelle tra matematica e musica (Piergiorgio Odifreddi e Roberto Cognazzo) o tra danza, Tintoretto e Michelangelo (G.R. Danze Company)? O il percorso cinematografico a cura di Mario Franco, Il mondo in bobina, teso a indagare i rapporti tra cinema e letteratura a partire dall’ormai imprescindibile Camera con vista di James Ivory? E perché non inebriarsi delle armonie di una programmazione musicale che scommette su corse vincenti, come Grupo Compay Segundo, Raiz e Radicanto o Peppe Servillo? Certo, l’ebbrezza rischierà di divenire reale, se ci si farà tentare dai menu enogastronomici (a suon di vini, timballi, contorni, dolci) a lume di candela predisposti dal ristorante del museo, a prezzi più che politici, per la consumazione anche durante lo spettacolo… con la speranza che tanto nutrimento del palato non faccia dimenticare che, appena qualche scalino più su, è disponibile anche altro cibo per occhi, cuore e mente, con la possibilità di visitare le mostre di Anne e Patrick Poirier, Sislej Xhafa e Antonio Biasiucci.
Tentati, vero? Il programma completo lo trovate al link qui sotto… poi però non vi lamentate che, per restare in città e immergervi al Ma(d)re, l’abbronzatura langue!

– Diana Gianquitto

Il programma completo di Un’estate al Madre 2011

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Diana Gianquitto

Diana Gianquitto

Sono un critico, curatore e docente d’arte contemporanea, ma prima di tutto sono un “addetto ai lavori” desideroso di trasmettere, a chi dentro questi “lavori” non è, la mia grande passione e gioia per tutto ciò che è creatività contemporanea.…

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