E partì l’indovinello: che oggetti sono quelli della foto? Indizio? Sono nel nuovo allestimento del Triennale Design Museum, perlustrato in anteprima da Artribune…

Lunedì 4 aprile inaugura, a Milano, la quarta edizione del Triennale Design Museum, ma Artribune ha sguinzagliato già oggi i suoi seguci a curiosare dietro le quinte dell’allestimento. Per tutti i lettori ora un piccolo rompicapo: guardate la fotografia che raffigura due oggetti che saranno presenti nel museo, di quali designer e che oggetti sono? […]

Lunedì 4 aprile inaugura, a Milano, la quarta edizione del Triennale Design Museum, ma Artribune ha sguinzagliato già oggi i suoi seguci a curiosare dietro le quinte dell’allestimento. Per tutti i lettori ora un piccolo rompicapo: guardate la fotografia che raffigura due oggetti che saranno presenti nel museo, di quali designer e che oggetti sono?
Ecco gli unici indizi: l’allestimento di questa edizione è di Alberto Alessi, la grafica di Martì Guixè e il titolo Le fabbriche dei sogni. Uomini, idee, imprese e paradossi del design italiano. Per l’anniversario del cinquantesimo Salone del Mobile, Silvana Annichiarico, direttore del Triennale Design Museum, ha pesato di dedicare questa edizione agli uomini e alle aziende che hanno dato forza e valore al design italiano. Artribune sarà presente anche lunedì all’inaugurazione e vi darà (insieme al solito diluvio di fotografie) il risultato del quesito. Sempre se non indovinate prima…

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Valia Barriello

 

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Valia Barriello
Valia Barriello, architetto e ricercatrice in design, si laurea nel 2005 presso il Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura, con la tesi "Una rete monumentale invisibile. Milano città d'arte? Sogno Possibile". Inizia l’attività professionale collaborando con diversi studi milanesi di architettura fino a che la passione per gli oggetti quotidiani e il saper fare con mano la spingono verso il design e verso il mare. Inizia così un dottorato in Design presso la facoltà di Architettura di Genova che consegue nel 2011 con la tesi di ricerca "Design Democratico". La stessa passione la porta anche alla scrittura che svolge per diverse testate del settore e all’allestimento e curatela di mostre di design. Porta avanti contestualmente all'attività professionale la ricerca sui temi che ruotano intorno al design democratico all'autoproduzione e all'utilizzo di materiali di scarto. Attualmente lavora presso uno studio milanese, collabora con la NABA come assistente del designer Paolo Ulian e cura la rubrica di design per Artribune.