Di progetti artistici sbocciati nel corso della pandemia ne abbiamo visti parecchi, alcuni più lodevoli altri meno. Il cortometraggio animato Don’t Be Afraid si inserisce in questo elenco, raccontando le paure e le emozioni contrastanti emerse in molti di noi con il dilagare della crisi sanitaria. Diretto dal designer cremonese Nicola Gastaldi (in arte Gasta) e scritto da Sophie Lewis (voice over della pellicola), il breve film si sofferma sui sentimenti di smarrimento e di confusione sorti a partire da quel fatidico gennaio 2020.

SUPERARE LA PAURA DEL VIRUS

Protagonisti del corto sono una mamma e i suoi due figli. L’azione si svolge tutta nell’appartamento della famiglia, in un’ambientazione essenziale, fatta di poche linee in bianco e nero. Durante una normale giornata di sole, mentre i bambini giocano nel parco davanti casa, una “macchia” rossa dalle sembianze umane si abbatte sul mondo. La mamma invita i bambini a rientrare di corsa. Di cosa si tratta? Come combattere la paura, aggrappandosi alla speranza che questo mostro gigante presto scomparirà? I dubbi suscitati da queste domande portano a un’unica risposta: l’amore.

Il contenuto prosegue a seguire

Iscriviti a Incanti. Il settimanale di Artribune sul mercato dell'arte

 
 

L’AMORE COME ANTIDOTO PER I BAMBINI

Durante i tre minuti dell’animazione, l’unione tra i protagonisti si fa infatti sempre più forte: i bambini e la mamma si stringono facendosi forza, e più l’abbraccio si fa caloroso più la “macchia” rossa diventa tenue, fino a sparire. Un progetto che punta l’attenzione sulle difficoltà emotive e sul senso di inadeguatezza avvertiti da molti genitori nel corso di questi due anni segnati dal virus.

– Alex Urso

Iscriviti alla nostra newsletter
CONDIVIDI
Alex Urso
Artista e curatore. Diplomato in Pittura (Accademia di Belle Arti di Brera). Laureato in Lettere Moderne (Università di Macerata, Università di Bologna). Corsi di perfezionamento in Arts and Heritage Management (Università Bocconi) e Arts and Culture Strategy (Università della Pennsylvania). Tra le istituzioni con cui ha collaborato in questi anni: Zacheta - National Gallery of Art di Varsavia, Istituto Italiano di Cultura di Varsavia, Padiglione Polacco - 16. Mostra Internazionale di Architettura Biennale di Venezia, Fondazione Benetton (catalogo “Imagus Mundi”), Adam Mickiewicz Institute. Nel 2017 è stato curatore della “Biennale de La Biche”. Dal 2014 scrive di arte per Artribune. Sempre per Artribune cura “Fantagraphic”, la rubrica di fumetti del sito. Suoi articoli e testi critici sono apparsi su cataloghi e testate di settore nazionali e internazionali.