Si apre con un messaggio di Chiara Costa, stretta collaboratrice di Germano Celant alla Fondazione Prada, la diretta Instagram che la Triennale ha dedicato ieri al grande curatore genovese scomparso nei giorni scorsi: “per Fondazione Prada, è stato un maestro. La sua mancanza ci porta a una riflessione, oggi intima, ma che svilupperemo in futuro con iniziative di studio e ricerca sulla sua figura di pensatore che con lavoro culturale ha saputo attraversare una pluralità di linguaggi e discipline”. Da qui prende avvio un’interessante discussione tra Stefano Boeri (presidente di Triennale Milano), Hans Ulrich Obrist (direttore artistico delle Serpentine Galleries di Londra) e Michelangelo Pistoletto (artista che ha lungamente collaborato con Celant) che rende omaggio alla lunga e prolifica attività critica e curatoriale di Germano Celant, tra ricordi biografici e spunti di discussione sul ruolo dell’arte nella società.
L’appuntamento fa parte della serie Triennale Decameron, il format di Triennale Milano che invita artisti, designer, architetti, intellettuali, musicisti, cantanti, scrittori, registi, giornalisti a sviluppare una personale narrazione da condividere in questo difficile momento storico.

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