Apre a Paestum una mostra su archeologia e cambiamenti climatici

Una mostra che racconta i disastri ambientali futuri scavando nel passato remoto. Al Parco Archeologico di Paestum fino al 31 gennaio 2020. E c'è anche un suggestivo intervento di video-mapping sul Tempio di Nettuno


Poseidonia città d’acqua: archeologia e cambiamenti climatici, ha aperto lo scorso 4 ottobre al Parco Archeologico di Paestum. Unendo archeologi, scienziati, scrittori e artisti contemporanei, la mostra, a cura di Paul Carter, Adriana Rispoli e Gabriel Zuchtriegel, racconta la storia del territorio di Paestum, la greca Poseidonia, utilizzando come filo conduttore il rapporto tra gli uomini e l’ambiente, in particolare il mare. Fondamentali per l’elaborazione del tema sono state le proiezioni sui cambiamenti climatici e ambientali che potrebbero investire la Piana del Sele nei prossimi 100 anni, elaborate dalla Fondazione CMCC – Centro Euro- Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici.
Dopo le previsioni preoccupanti pubblicate da parte di scienziati di tutto il mondo, è la prima mostra che integra il discorso sui cambiamenti climatici con una prospettiva storica e archeologica”, spiegano il direttore di Paestum Gabriel Zuchtriegel e il co-curatore Paul Carter, “l’obiettivo è di attirare l’attenzione su una storia caratterizzata dall’espansione imperialistica, dall’asservimento coloniale, da sostanziali e insostenibili cambiamenti”.Tra gli highlight della mostra ci sarà anche un intervento di video-mapping sul Tempio di Nettuno realizzato dall’artista napoletana Alessandra Franco, di cui vi mostriamo un filmato in anteprima.

http://poseidonia-citta-dacqua.eu

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Redazione

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