Si chiama Ali Lacey e in questo spazio di lavoro e di concentrazione la sua missione è quella di confezionare suoni. Colpire con un martello una vecchia vasca da bagno, demolire una cucina a gas, far vibrare un pezzo di metallo, percuotere una carriola: microfoni puntati, apparecchiature accese, registrazione, postproduzione, e il gioco è fatto. I suoni collezionati da Ali diventeranno materiale prezioso per strumenti, giochi, film, programmi televisivi. C’è qualcosa di magico in questa passione per il rumore, ma anche per il vuoto che lo contiene: la misura, l’estenzione, la densità, la direzione, i sottili passaggi, i colori, i timbri, la plasticità di ogni suono diventano, per le orecchie di un sound designer, un universo infinito da esplorare, rubando l’anima impalpabile della natura.
– Helga Marsala