Scambio aperto fra arte e scrittura. A Salerno

Galleria Tiziana Di Caro, Salerno – fino al 1° agosto 2014. Prende il titolo da un libro di Renato Barilli e fa riferimento al romanzo di Louis-Ferdinand Céline. Una mostra che parla di una intertestualità che si muove ben oltre il mondo letterario.

Maria Adele Del Vecchio, Herstory (2014) – luce al neon. Courtesy l'artista e Galleria Tiziana Di Caro, Salerno

Molteplici le voci che dialogano utilizzando il potente strumento della parola che si snoda intessendo una fitta rete di riscritture. Si vengono a incrociare percorsi che muovono i passi da contesti differenti. A partire dalla modalità e dal supporto impiegato, includendo il punto d’arrivo di una parola che si svincola dal puro ruolo di significante e che si lascia contaminare, in un aperto scambio tra arte e scrittura, la mostra Viaggio al termine della parola,  curata da Antonello Tolve, comprende nomi giovani e grandi maestri. Le opere di Tomaso Binga, Maria Adele Del Vecchio, Adelita Husni-Bey, Maria Lai, Magdalo Mussio, Damir Ocko, Lamberto Pignotti e Lina Selander dialogano intessendo fili, proponendo ri-considerazioni, auspicando incontri, ponendo interrogativi e inventando codici.

Arianna Apicella

Il contenuto prosegue a seguire

Iscriviti a Incanti. Il settimanale di Artribune sul mercato dell'arte

 
 

Salerno // fino al 1° agosto 2014
Viaggio al termine della parola
a cura di Antonello Tolve
artisti: Tomaso Binga, Maria Adele Del Vecchio, Adelita Husni-Bey, Maria Lai, Magdalo Mussio, Damir Ocko, Lamberto Pignotti, Lina Selander
TIZIANA DI CARO
Via delle Botteghelle 55
089 9953141
[email protected]
www.tizianadicaro.it

 

Iscriviti alla nostra newsletter
CONDIVIDI
Arianna Apicella
Arianna Apicella (Salerno, 1993) ha studiato presso il liceo classico Torquato Tasso. Attualmente è iscritta all’Università degli Studi di Napoli l’Orientale dove studia cinese e inglese. Appassionata alla letteratura e alle arti visive, ha sperimentato il disegno fumettistico, l’approccio al palcoscenico e alla scrittura.