Donatella Spaziani (Ceprano, 1970) indaga lo spazio rispetto al corpo, ricercandone la tensione mentale che lo costringe in spazi oppressivi e oscuri. E lo estende verso l’ambiente in un gioco di pieni e vuoti che diventano la relazione fisica e contestuale di riferimento. Il suo concetto di arte è legato a quello di fuga, in una realtà di sagome e figure che non hanno tratti narrativi o autobiografici, anzi. Emblemi di una ricerca assoluta, nascono da un percorso di sottrazione che riesce a dare spessore seppure in assenza assoluta di corpi. E così le immagini suggeriscono sagome femminili con ritagli di carte e fiori variopinti. Due ready made: una composizione di anfore, sferiche ed equilibrate, semplicemente adagiate a terra con i disegni generati dalla polvere del tempo. E un tappeto di mattonelle di ceramica frammentate, ricomposte e sfalsate. Identità, smarrimento, riscoperta.
Michele Luca Nero
Roma // fino al 22 marzo 2014
Donatella Spaziani – 10 gennaio
IL PONTE CONTEMPORANEA
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