Nelle opere di Luigi Carboni (Pesaro, 1970) la tridimensionalità è sussurrata, si lascia appena intuire per diventare veicolo di continue riconfigurazioni della tela. I lavori in mostra a L’Arca rivelano sempre una dimensione altra, attraverso inserti di differenti e minuscoli oggetti come biglie, pietre e generici elementi decorativi che si fingono ornamentali, ma in realtà trasportano concetti oltre la decorazione.
L’utilizzo delle forme geometriche, soprattutto il cerchio, e l’inserimento di materiali all’interno della tela permettono all’opera di uscire dal quadro e allo sguardo di vagare oltre le due dimensioni per continue illusioni ottiche, grazie a lavori finemente realizzati e a formalismi sofisticati. Le pitture si presentano come ricami e le installazioni come oggetti di design, opere in cui l’estrema attenzione al dettaglio e alle cromie dialoga con lo spazio con cui Carboni desidera interagire. Così i monocromi non sono mai completamente tali perché movimentati da lavorazioni arabescate e da incursioni spaziali. I livelli plurimi dei lavori in mostra stuzzicano la vista, ma anche il tatto dell’osservatore, che ne viene quasi ipnotizzato.
Chiara Natali
Teramo // fino al 23 giugno 2013
Luigi Carboni – Camere condivise
a cura di Umberto Palestini
L’ARCA
Largo San Matteo
0861 240732
[email protected]
www.larcalab.it
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