La pittura contemporanea newyorchese e le sue metamorfosi

Quattro pittori contemporanei della scena newyorchese vengono presentati nella collettiva “The Golden Ass” presso la Blindarte di Napoli. Adam Cvjianovic, Santi Moix, Inka Essenhigh e Natalie Frank evocano storie e attraverso i dipinti inducono lo spettatore a una trasformazione, come quella di Lucio. Fino al 10 maggio.

L’esposizione The Golden Ass prende in prestito il titolo del celebre romanzo latino di Apuleio, noto anche come Le metamorfosi. Viene riconosciuta l’ipotesi di una completa partecipazione a un viaggio fatto di panorami e prospettive divergenti; mimando l’iter compiuto da Lucio, protagonista del racconto, che, una volta trasformato in asino, dovrà riconquistare la sua umanità. Quattro sono le voci che inscenano l’interessante polifonia nello spazio espositivo della galleria partenopea Blindarte contemporanea, traducendo in pittura sfaccettature eterogenee di una realtà rivisitata, reinterpretata e ridipinta.
Esplosiva e dirompente è quella raffigurata nelle tele e nel “portable murale” di Adam Cvijanovic (Cambridge, 1960). Sculture che rievocano l’arte classica si frantumano all’occorrenza e manifestano una decadente energia che, appartenuta a epoche lontane, si sprigiona e dà vita a nuove modalità. Una di queste è l’invenzione dei “portable murales”, realizzati su carta tyvek e trasferibili da un ambiente a un altro. Altro gioco di sovrapposizioni è quello attuato da Santi Moix (Barcellona, 1960) all’interno di enormi collage dipinti ad acquerello. In questo caso il colore appartiene a strade già percorse, laddove le rappresentazioni sono ricordi, personali metafore e ancora “percorsi potenziali”, come lui stesso dichiara. Le tele sono impregnate di uno spirito naturale più conforme alla cultura orientale che a quella metropolitana occidentale e sono, difatti, frutto dei suoi viaggi e della sua permanenza in Giappone.

Santi Moix, White, 2012-13

Santi Moix, White, 2012-13

Riflettendo una realtà che si concede al mito, invece, le opere di Inka Essenhigh (Belfonte, 1969) catturano scene la cui utopia viene estrapolata e resa evidente. L’artista statunitense concretizza nei suoi lavori fantasie che prendono spunto da uno scenario circostante reale ma che risultano, infine, indipendenti e tendenti all’astratto. Sorprendente è, infine, l’abilità pittorica di Natalie Frank (Austin, 1980). Totale è la trasfigurazione di volti, corpi ed energia. I lineamenti esteriori si mescolano con l’interiorità dei personaggi raffigurati e restituiscono storie che dal dissidio arrivano allo spasmo. Pennellate fiere attuano metamorfosi umane, mentre rimane intatto l’ambiente intorno. La pittura incontra e soddisfa nuove esigenze e sa trasformarsi anch’essa, come accade a Lucio al termine del suo lungo percorso, senza perdere la sua potenza catartica.

Arianna Apicella

Napoli // fino al 10 maggio 2013
The Golden Ass
artisti: Adam Cvjianovic, Santi Moix, Inka Essenhigh, Natalie Frank
BLINDARTE
Via Caio Duilio 4d-10
081 2395261
[email protected]
www.blindarte.it

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Arianna Apicella

Arianna Apicella

Arianna Apicella (Salerno, 1993) ha studiato presso il liceo classico Torquato Tasso. Attualmente è iscritta all’Università degli Studi di Napoli l’Orientale dove studia cinese e inglese. Appassionata alla letteratura e alle arti visive, ha sperimentato il disegno fumettistico, l’approccio al…

Scopri di più