La moda del passato protagonista al Met Gala 2024. E al Metropolitan una mostra nostalgica

Tra pezzi d’archivio e contemporanei, il Met di New York mette in scena la storia della moda. Ci saranno anche abiti fragili mai mostrati al pubblico. E intanto aumenta l’attesa per i look delle star invitate al Met Gala

Sarà The Garden of Time il tema del Met Gala 2024, ovvero il Costume Institute Gala, evento organizzato ogni anno e finalizzato alla raccolta fondi del Costume Institute del Metropolitan Museum di New York. Come di consuetudine, si terrà il primo lunedì di maggio, che quest’anno è il 6, seguito il 10 dall’apertura della mostra Sleeping Beauties: Reawakening Fashion

Origini e significato del Met Gala 2024

L’evento è noto al grande pubblico per le celebrità invitate per sfilare sul tappeto rosso con abiti d’alta moda che rispettino il tema della serata. Quest’anno è probabile che vedremo trame floreali o rimandi al trascorrere del tempo, perché si parla di bellezze dormienti per la loro fragilità, quindi fugaci come la natura (e nello specifico come i fiori) alla base della breve storia omonima dello scrittore JG Ballard, in cui un Conte e una Contessa cercano di mantenere inalterato il loro ricco giardino minacciato da una folla e, appunto, dal tempo. Ma l’attenzione sembra essersi concentrata più del solito sugli abiti esposti al Metropolitan Museum: la mostra comprenderà circa 250 pezzi della collezione permanente del Costume Institute, molti dei quali raramente esposti al pubblico. E non è finita qui: il curatore responsabile del Costume Institute Andrew Bolton ha dichiarato che l’esposizione vanterà circa 50 pezzi della collezione troppo fragili per essere indossati. Dunque, “sono queste le ‘belle addormentate’ cui il titolo fa riferimento”, come ha spiegato lui stesso. E pare che sia stato un abito da ballo in raso di seta del 1877, disegnato del couturier americano Charles Frederick Worth, a ispirare il tema della prossima edizione. La rassegna sarà articolata in tre aree, Terra, Mare e Cielo, e ripercorrerà l’evoluzione dell’approccio della moda al mondo della Natura tramite artigianato e materiali naturali. Come già detto, appariranno molti abiti del passato, esposti insieme a creazioni di moda contemporanee che li ricordano. Ad aiutare lo spettatore a comprendere la mostra, ci saranno forme di stimolazione sensoriale, mentre la tecnica illusoria Pepper’s Ghost darà vita ad alcuni pezzi esposti. C’è anche uno spazio dedicato alla sostenibilità e alle forme di produzione rigenerative grazie a vestiti acquisiti da alcuni autori della moda contemporanea.

Gli abiti d’archivio della mostra al Metropolitan Museum

Parlando ancora di abiti, è stata confermata la presenza di un corpetto inglese risalente al XVII secolo e svariati modelli diElsa SchiaparelliYves Saint LaurentChristian Dior e Hubert de Givenchy. A questi, si aggiungono creazioni di stilisti del ventunesimo secolo come Phillip LimStella McCartney e Connor Ives, inclusi nei 400 anni di storia che la mostra del Metropolitan Museum ambisce a rappresentare fino al 2 settembre 2024, giorno di chiusura della rassegna più attesa e modaiola al mondo. Ora bisogna solo aspettare il primo lunedì di maggio per vedere le celebrità sfilare sul tappeto rosso del Met Gala. 

Giulio Solfrizzi

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Giulio Solfrizzi

Giulio Solfrizzi

Barese trapiantato a Milano, da sempre ammaliato dall’arte del vestire e del sapersi vestire. Successivamente appassionato di arte a tutto tondo, perseguendo il motto “l’arte per l’arte”. Studente, giornalista di moda e costume, ma anche esperto di comunicazione in crescita.

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