Jean Paul Gaultier annuncia la sua ultima sfilata. In occasione dei 50 anni di carriera

Attraverso i suoi canali social, il couturier rivela che quella in programma il 22 gennaio a Parigi sarà la sua ultima sfilata. Ma non si tratta di un addio alla moda: Gaultier sta già lavorando a un nuovo progetto

“Il 22 gennaio celebrerò il mio cinquantesimo anniversario nella moda con una grande sfilata di haute couture al Châtelet Théâtre di Parigi. Questo sarà anche il mio ultimo show. Siate certi che Gaultier Paris andrà avanti, con un nuovo progetto di cui sono l’ideatore, e che vi verrà rivelato molto presto”. Con queste parole lo stilista Jean Paul Gaultier (Arcueil, 1952) annuncia, attraverso un post sulla sua pagina Facebook (ma anche sui suoi altri account social) il suo ritiro dalle passerelle, rincuorando subito i suoi follower: quella in programma il 22 gennaio a Parigi sarà la sua ultima sfilata, ma non segnerà il suo ritiro dalla moda. Anzi: l’enfant terrible della moda rivela che sta già lavorando a un nuovo progetto.

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On January 22nd, I will be celebrating my 50th anniversary in fashion with a major Couture fashion show at the Châtelet Théâtre in Paris. This will also be my last show.

On January 22nd, I will be celebrating my 50th anniversary in fashion with a major Couture fashion show at the Châtelet Théâtre in Paris. This will also be my last show.But be reassured that Gaultier Paris will go on, with a new project which I am the instigator, and that will be revealed to you very soon.

Posted by Jean Paul Gaultier on Friday, January 17, 2020

JEAN PAUL GAULTIER: GENIO, ARTE E SREGOLATEZZA DELL’HAUTE COUTURE

Che Gaultier sia un couturier fuori dagli schemi si capisce già dalla sua biografia: cresciuto nei sobborghi parigini, non ha mai frequentato una scuola di moda, eppure decide di mandare i suoi bozzetti agli stilisti di alta moda. E con successo: si accorge del suo talento Pierre Cardin, che nel 1970 lo assume come assistente. Risale al 1981 la sua prima collezione, con la quale si fa notare per il suo carattere irriverente e per l’audacia, aspetti questi, fino a oggi, peculiari del suo stile. Negli anni Novanta arriva poi la collaborazione – di lunga data – per la popstar Madonna (tra le sue muse predilette, insieme alla “Regina del Burlesque” Dita von Teese), per la quale realizza l’iconico – diciamo anche leggendario – bustier con i seni conici che la cantante ha indossato per il Blond Ambition Tour del 1990. Gaultier continua a realizzare abiti per Madonna, oltre a chiedere per ben tre volte invano la sua mano, causando non pochi scandali: succede al Festival di Cannes nel 1991 e al Gala AmFar del 1992, oltre a firmare l’intero guardaroba che Madonna indossa nel corso del suo Confession Tour del 2006. Gaultier realizza inoltre abiti per Marilyn Manson e disegna capi per numerosi film, tra cui Il quinto elemento di Luc Besson, Kika – Un corpo in prestito di Pedro Almodóvar e La città perduta di Jean-Pierre Jeunet.

JEAN PAUL GAULTIER IN MOSTRA PER I 35 ANNI DELLA SUA CARRIERA

La vita e la carriera di Gaultier sono state narrate, attraverso le sue relazioni con il mondo dell’arte, in The fashion world of Jean Paul Gaultier. From the sidewalk to the catwalk, mostra itinerante che ha toccato numerose città del mondo, partita nel 2011 da Dallas e San Francisco per poi proseguire a Madrid, Rotterdam, Stoccolma, Londra. Andy Warhol, Cindy Sherman, Robert Doisneau, Richard Avedon, Herb Ritts, Pierre et Gilles, Mario Testino, Mert Alas e Marcus Piggott, Inez van Lamsweerde & Vinoodh Matadin, Ellen von Unwerth e Bettina Rheims sono gli artisti e i fotografi che nelle loro opere hanno immortalato Gaultier, catturandone espressioni e visioni. The fashion world of Jean Paul Gaultier. From the sidewalk to the catwalk raccontava Gaultier attraverso diverse sezioni tematiche, L’Odissea di Jean Paul GaultierIl Boudoir; Skin Deep; Punk Cancan; Urban Jungle; Metropolis, aspetti, ambientazioni e suggestioni che da sempre contraddistinguono la sua arte, spesso anticipandone i tempi.

– Desirée Maida

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Desirée Maida
Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi sulla pittura del Tardo Manierismo meridionale (approfonditi durante un periodo di ricerche presso la Galleria Regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis) e sull’architettura medievale siciliana. Ha scritto per testate siciliane e di settore, collaborato con gallerie d’arte e curato mostre di artisti emergenti presso lo Spazio Cannatella di Palermo. Oggi fa parte dello staff di direzione di Artribune e cura per realtà private la comunicazione di progetti artistici e culturali.