Il leggendario Presepe della Reggia di Caserta arriva in mostra a Roma al Quirinale per Natale 2025
Il Presepe della Reggia vanvitelliana racconta la fortuna delle arti decorative a Caserta tra Settecento e Ottocento, ma anche la raffinatezza dell’arte presepiale napoletana. Oltre 400 pezzi sono esposti a Roma fino al 21 dicembre, e di nuovo dal 9 gennaio al 2 febbraio 2026
Per il Natale 2025, Roma potrà mostrare un presepe storico in più. In città, nella Basilica di Santa Maria Maggiore, è custodito quello che è considerato il primo presepe della storia, commissionato dal pontefice francescano Niccolò IV e scolpito nel marmo da Arnolfo di Cambio nel 1291.
Ma vanta natali antichi anche il presepe della Basilica dei Santi Cosma e Damiano, al Foro, frutto di una donazione ricevuta dai coniugi Cataldo, che vollero omaggiare il complesso di un’articolata opera di artigianato napoletano del Settecento, raffigurante la Natività in mezzo alla gente del popolo, esposta in modo permanente nel chiostro della chiesa.
Il Presepe di Corte della Reggia di Caserta. La storia
E risale al Settecento anche la collezione del Presepe di Corte della Reggia di Caserta, eccezionalmente esposta a Roma, presso il Palazzo del Quirinale, in occasione delle festività imminenti.
L’opera nacque per iniziativa di Re Carlo di Borbone e fu sviluppata con il contributo della Regina Maria Amalia di Sassonia, attenta alla scelta di materiali e abiti: la sovrana sceglieva personalmente le stoffe e provvedeva alla confezione delle vesti dei pastori, lavorandovi nel corso di tutto l’anno. La tradizione inaugurata da Re Carlo proseguì con i suoi successori e ogni anno l’intera corte napoletana era coinvolta nell’allestimento del Presepe. Ogni personaggio è un’opera d’arte, curata nel minimo dettaglio: la testa e gli arti sono realizzati in terracotta, gli occhi in vetro e i corpi di stoppa e fil di ferro, tecnica che li rende snodabili.
La Reggia di Caserta e la fioritura delle arti decorative
Ogni figura indossa, inoltre, tessuti di San Leucio ricamati con fili d’oro e d’argento, seta ermisino di provenienza orientale, velluti di seta per le gualdrappe. Raffinatissimi gli accessori in legno, cuoio, madreperla, avorio, cera, che testimoniano l’attenzione che la corte napoletana dedicava alle arti decorative, e in particolare alla produzione di tessili, per i quali Caserta fu centro di eccellenza fin dal Settecento. Ma Si tratta anche di un’opera che ben testimonia la fortuna e la raffinatezza della tradizione presepiale napoletana tra Settecento e Ottocento.
L’arrivo del Presepe della Reggia di Caserta a Roma per Natale 2025
A seguito della riorganizzazione del patrimonio della Reggia di Caserta, oltre 400 pezzi — tra pastori, angeli, animali e utensili del Presepe di Corte borbonico — sono stati selezionati per l’esposizione al Quirinale, che rinnova così una tradizione ormai consueta (ogni anno il Palazzo ospita un presepe storico concesso in prestito da un’istituzione museale nazionale). La mostra offre un’occasione rara per apprezzare le produzioni storiche napoletane: presso la Sala del Mappamondo, il Presepe sarà visibile fino al 21 dicembre e nuovamente dal 9 gennaio al 2 febbraio, giorno della Candelora (solo su prenotazione online, tramite sito della Presidenza della Repubblica, nel contesto dei percorsi di visita al Quirinale).
La Reggia vanvitelliana, però, non resterà sguarnita: Il Presepe di Corte tradizionale attende i visitatori anche nella Sala Ellittica del Complesso vanvitelliano, dove la composizione permanente rappresenta una delle tappe più amate lungo il percorso degli Appartamenti reali, con il suo brulicare di fabbri, sarti, sellai, maniscalchi, osti, venditori di frutta, di verdure, di mozzarelle, ricotte, pesci e frutti di mare.
Alla Reggia di Caserta, il Presepe veniva allestito sotto la direzione di pittori, architetti e scenografi ed esposto dal 12 dicembre al 2 febbraio, festa della Candelora e giorno in cui la tradizione vuole che andassero via i Magi. L’ultimo – il più maestoso – fu allestito nel 1844 dal cavalier Cobianchi.
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