Design, gastronomia e ospitalità. L’eccellenza italiana prova a fare sistema e nasce un nuovo network
HUB161 unisce le eccellenze italiane creando un circolo virtuoso tutto da conoscere. Design, gastronomia, ospitalità e molto altro si riuniscono in un nuovo progetto a Milano, ma valorizzano tutta l’Italia
Cosa hanno in comune una start up di design, un baglio siciliano appena rinato, un pastificio artigianale? Apparentemente nulla. Eppure, se si scava oltre la superficie, emerge un filo rosso che li unisce: la capacità di trasformare il gesto quotidiano in opera d’arte, l’accoglienza in esperienza che lascia il segno, il saper fare in cultura. Ed è questo il territorio di HUB 161, che ha riunito in una casa comune oltre quaranta realtà italiane, selezionate una per una con la stessa cura con cui un antiquario sceglie i pezzi per la sua collezione.
HUB161 secondo la sua fondatrice
Già la scelta del nome non è casuale. Rimanda alla sezione aurea di Leonardo da Vinci 1,618, emblema di equilibrio e proporzioni perfette. Non è solo un richiamo colto, ma l’indicazione di un metodo, in un progetto nato dalla mente e dal cuore di Raffaella Verri Zorzi, filosofa di formazione con un percorso che attraversa la comunicazione d’impresa e il mondo del design. Ma dietro il curriculum c’è qualcosa di più personale: “Tutto nasce da una promessa che ho fatto a mio papà, che amava il bello e ci ha educato alla bellezza vera legata al mondo dell’arte e della cultura e non a quella ostentata da un marchio“, racconta Raffaella. E da quella promessa è nato questo circuito.

HUB161 tra arte, design…
Prendiamo Eleit, per esempio. È una startup e brand di design con sede a Napoli fondata da Titti Gallucci che crea collezioni di accessori e oggetti per la tavola pensati per esaltare gli ingredienti e i riti della tradizione culinaria italiana. Poi ci sono Mirei Monticelli, designer filippino-italiana con base a Milano, che si è avventurata nel mondo dell’illuminazione scultorea, ottenendo riconoscimenti per la sua lampada Nebula al Salone Satellite della Milano Design Week, e Tommaso Chiappa. Quest’ultimo si definisce un “outsider artist” che porta disegni, graffiti, opere realizzate su tela e legno all’interno dei luoghi di lavoro, studi professionali, ospedali, per arricchire l’estetica del luogo, contribuendo a creare ambienti stimolanti e distintivi.
… ed eccellenze culinarie
La stessa filosofia di ricerca attraversa il mondo della gastronomia. Tra le colline assolate della valle del Belice è stato scelto il Feudo Mondello, un luogo dove si coltiva grano duro che poi viene macinato a pietra per produrre pasta integrale artigianale. Basta solo condirla con olio, magari quello dei Premiati Oleifici Barbera, azienda siciliana fondata nel 1894 da Lorenzo Barbera, per avere un piatto perfetto.
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La vera ospitalità italiana nella rete di HUB161
Nel mondo dell’hôtellerie, HUB161 ha optato per strutture che incarnano un’idea di ospitalità lontana dagli standard omologati. Dal Castello di Rossino, che si erge su un promontorio alle pendici del Monte Resegone, alla Tenuta Zamparina, che s’ispira alle chambres d’hôtes francesi, sulla collina di Montignoso, dal Villino Ida, una dimora storica in stile liberty nel centro di Civitavecchia, a Villa Stecchini, a Romano D’Ezzelino, di proprietà di una delle più antiche famiglie del Veneto. Fresco d’apertura il Baglio del Gattopardo, a poca distanza dal mare agrigentino. Unisce il fascino rurale con la sensibilità della proprietaria, l’architetto Giuseppina Guggino, convinta che il concetto di luxury hospitality si misura non sul numero di servizi offerti, ma sulla capacità di far sentire l’ospite parte di una storia più grande. Ed è anche questo l’obiettivo di HUB 161, creare una connessione tra chi produce eccellenza e chi desidera conoscerla.
Luisa Taliento
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